Pesaro

Dragaggio al porto di Pesaro, Biancani: «Bocciata la proposta, per la Regione non è una priorità»

Il consigliere: «Bocciato, in commissione bilancio, l’emendamento per finanziare la progettazione dell’area di deposito a mare»

Il porto di Pesaro

PESARO – Dragaggio al porto, tutto fermo. Servirebbe un’area di deposito dei detriti, ma le operazioni sono state bocciate dal Consiglio Regionale.

A farlo presente è il consigliere Andrea Biancani: «Il porto di Pesaro necessita di alcuni interventi urgenti per renderlo più accessibile, fruibile e attrattivo per gli operatori economici, gli investitori e gli appassionati, ma Autorità Portuale e Regione si stanno concentrando sui porti del sud delle Marche, per cui da oltre un anno sono state previste le risorse e avviata la progettazione di un’area di deposito a mare. A nord della Regione sia il porto di Pesaro che quello di Fano hanno gravi problemi di pescaggio, ovvero di profondità delle acque, con relativi problemi ad accogliere le imbarcazioni a danno degli operatori economici e dei diportisti. Al contrario un porto con un buon pescaggio è un’infrastruttura più accessibile e in grado di dare valore agli investimenti fatti in questi anni dai privati e di attrarre nuove attività e risorse».

Il vicepresidente del Consiglio regionale sottolinea: «Ad aprile avevo presentato un’interrogazione per sollecitare la realizzazione di un’area a mare dove poter portare i sedimenti dei dragaggi per i porti del nord delle Marche, che consentirebbe di ridurre i costi di dragaggio che altrimenti sono altissimi. Ad oggi, nonostante a giugno la Regione avesse promesso di avviare la progettazione in tempi brevi, nulla è stato fatto né sono state previste risorse. Per questo ho presentato un emendamento al bilancio dove chiedevo di stanziare 80 mila euro a favore dell’Autorità Portuale, per avviare la progettazione. La maggioranza ha però bocciato l’emendamento, confermando che per la Regione i porti del nord non sono una priorità».

L’idea di realizzare un’area a mare in cui depositare i materiali raccolti con i dragaggi è inserita in un accordo di programma tra Regione e Ministero dell’Ambiente, che aveva individuato per i porti marchigiani due luoghi in mare, dove poter depositare il materiale, uno a servizio dei porti del sud e uno, tra Pesaro e Senigallia, per i porti di Vallugola, Pesaro, Fano e Senigallia. Ad oggi, però, la Regione e l’Autorità portuale hanno, tramite la sottoscrizione di un altro accordo di programma, avviato l’iter di progettazione solo per l’area del sud.

«A Pesaro è stata finanziata anche la realizzazione di una vasca di colmata, un bacino artificiale limitrofo al porto dove depositare i materiali del dragaggio, fatta appositamente per accogliere anche materiali non rigettabili in mare, con un finanziamento confermato di 11 milioni, ma per la progettazione e lavori non ci sono ancora tempi certi. Avere un’area di deposito a mare e la vasca di colmata ci permetterebbe di poter dragare i nostri porti molto più spesso e a costi ridotti. Purtroppo la Regione non ha mai risposto ai solleciti e, con la bocciatura di questo emendamento, conferma di non voler avviare in tempi rapidi la progettazione dell’area di deposito a mare per i porti del nord».

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