Pesaro

Dopo la Fabriano-Pergola in arrivo la nuova linea Sub-Appenninica: unirà Fano a Civitanova

In arrivo 11 milioni di euro per completare il progetto: la nuova linea dovrà unire Fano a Civitanova passando per Urbino, Fabriano, Camerino, Macerata. Ecco i dettagli

La tratta Fabriano-Pergola

PERGOLA – Il progetto del ripristino del tratto ferroviario Fabriano-Pergola è sempre più reale. L’intesa tra Regione e Fondazione Ferrovie è sempre più vicina e non è utopia ipotizzare che, già dopo l’estate, tornerà a viaggiare sui binari il convoglio che partirà da Ancona e farà scalo a Fabriano prima di raggiungere Sassoferrato e Pergola.

Un primo passo, sorretto da un milione di euro di investimenti a cui se ne aggiungeranno altri 10, verso l’obiettivo di una linea sub-appenninica, che dovrà unire Fano a Civitanova passando per Urbino, Fabriano, Camerino, Macerata.

Soddisfatte del risultato raggiunto le due esponenti pentastellate Simona Lupini e Marta Ruggeri, consigliere regionali delle Marche elette rispettivamente a Fabriano e Fano: «Il nostro obiettivo è chiudere quel gap di infrastrutture tra entroterra e costa che ci penalizza a livello economico, sociale e turistico. Alla riattivazione della Fabriano-Pergola, dovranno seguire gli altri investimenti necessari per completare la Sub-Appenninica, la linea che unirà Urbino, Fabriano, Macerata e Camerino alla costa».

«Si tratta di un volano per il turismo e per le opportunità di lavoro, specialmente se si lavorerà in sinergia con altre forme di mobilità dolce, come le ciclovie – sottolineano le consigliere regionali – Un buon coordinamento tra enti e territori potrebbe attivare percorsi ciclabili che partendo dalle varie fermate permettano di attraversare e ammirare il nostro bellissimo Appennino, naturalmente senza intaccare il sedime ferroviario».

Un percorso che incrocerà necessariamente la dimensione dello sviluppo sostenibile. «Il rilancio delle aree interne deve avvenire sempre in un’ottica di sostenibilità, ambientale e sociale: gli investimenti sulla ferrovia creeranno connessioni green e porteranno flussi turistici e di spostamento sostenibili. La Regione, che ha la competenza sulla tratta, deve credere in questa opportunità: è l’occasione, finalmente, di ricucire le Marche», concludono le esponenti pentastellate.

Trenino Fano-Urbino

Rimane ancora in standby il ripristino del trenino che collega Fano ad Urbino anche se la sottosegretaria al Lavoro e alle Politiche sociali Rossella Accoto a fine giugno si era espressa così. «Procede spedito lo studio di fattibilità da parte di RFI per il ripristino della linea commerciale o turistica della Fano-Urbino – aveva detto Accoto -. Sono state fatte ispezioni approfondite sul tratto ferroviario per identificare gli interventi dettagliati che dovranno essere completati e che verranno quantificati nel documento finale. Saranno previsti interventi di pulizia di tutta la linea, rifacimento del corpo stradale, interventi sulle gallerie, ristrutturazione della sovrastruttura ferroviaria, sistemazione sulle opere d’arte principali, interventi sulla viabilità nella zona di uscita di Fano, attrezzaggio completo con segnalazioni luminose e sistemazione dei passaggi a livello pubblici e privati. Gli interventi andranno quantificati nel dettaglio perché si vuole ripristinare una infrastruttura pienamente efficiente, sicura e moderna. Il treno potrà essere a trazione diesel, ibrida o a idrogeno».

E conclude: «La prima parte dello studio di fattibilità puntava a quantificare gli interventi dettagliati. In autunno avremo la conclusione dell’indagine con l’analisi dei costi e dei benefici dell’opera».

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