Pesaro

Discariche di Ca’ Lucio di Urbino e Asprete di Tavullia, un monitoraggio dell’inquinamento grazie alle api

In programma una conferenza al Teatro Sanzio di Urbino per illustrare il progetto di ricerca portato avanti dall'Università di Urbino

Una delle due arnie didattiche collocate al Centro Ricerche Floristiche
Una delle due arnie didattiche collocate al Centro Ricerche Floristiche

URBINO – Le api e l’ecosistema che sorreggono. Mercoledì 30 giugno alle ore 21 al Teatro Sanzio, la conferenza scenica “La meravigliosa vita delle api”.

La serata segna l’inaugurazione ufficiale del progetto di biomonitoraggio “Ape informa” realizzato da Marche Multiservizi, in collaborazione con l’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino, che si avvale dei preziosi insetti per valutare la qualità ambientale dei suoi impianti.

Sul palco del Teatro Sanzio l’entomologo e scrittore Gianumberto Accinelli, insieme all’attrice Marianna Morandi, racconterà “La meravigliosa vita delle api”, basandosi sul suo omonimo libro: sarà lo spunto per ricordare, con storie curiose e forse poco note al pubblico, l’importanza fondamentale di questi insetti per l’intero ecosistema terrestre. 

Un modo per andare alla scoperta di un mondo invisibile ai più, ma che tanto può rivelarci sullo stato di salute dell’ambiente che ci circonda. Proprio per questo Marche Multiservizi ha voluto “chiedere aiuto” alle api per avere direttamente da loro informazioni sulla qualità ambientale nell’area di due impianti di smaltimento rifiuti, Ca’ Asprete di Tavullia e Ca’ Lucio di Urbino.

Da qualche settimana la multiutility ha avviato questo nuovo e ulteriore progetto per il biomonitoraggio dei due impianti, già sottoposti a molteplici attività di controllo di tutte le matrici ambientali anche da parte di soggetti terzi ed indipendenti. Oltre alle certificazioni ottenute da Marche Multiservizi per l’intero sistema di gestione, sia l’impianto di Ca’ Asprete sia quello di Ca’ Lucio possiedono diversi importanti riconoscimenti ambientali come la certificazione ai sensi della norma UNI EN ISO 14001:15 ed accreditamento EMAS.

In aggiunta, Marche Multiservizi si è quindi impegnata nel progetto “Ape informa”, per fornire un contributo sull’analisi del contesto ambientale in cui si collocano i due siti impiantistici. Tramite l’attività di biomonitoraggio delle api, che divengono bioindicatori chiave per la qualità dell’ambiente nell’area circostante gli impianti, si potranno ottenere dati e indicazioni aggiuntivi sulla sicurezza in termini di tutela ambientale e della salute dei cittadini che vivono nelle vicinanze. 

Nei due impianti è stato collocato un apiario composto da cinque arnie ciascuno che vengono gestite da un apicoltore professionista, incaricato da Marche Multiservizi. Le api regine, una per ciascuna arnia, sono nate nel 2020 e ora le loro cinque famiglie, composte ognuna da circa 50.000 api, stanno già regolarmente producendo miele, polline, propoli e cera. Sono famiglie di api ligustiche, di origine italiana.

L’ape come bioindicatore offre perciò molte informazioni utili sull’inquinamento, sia a breve che a lungo termine, nell’area in cui vivono.

Il progetto “Ape informa” si svolge in collaborazione e sotto la supervisione scientifica dell’Università di Urbino (Dipartimento di Scienze Pure e Applicate): sugli alveari saranno svolte analisi bio-morfometriche e controlli medico veterinari per verificare la salute e la produttività delle api, per campionare il miele, la cera e gli altri prodotti dell’alveare. Sotto osservazione saranno gli agenti tossici e inquinanti che si possono accumulare, costituiti principalmente da pesticidi, metalli pesanti, anioni tossici e idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Le informazioni ottenute saranno alla base di un’accurata indagine eco-tossicologica, che permetterà di conoscere e quantificare gli eventuali effetti dell’impatto antropico sull’ambiente, anche attraverso lo studio dello stato sanitario degli sciami.

«Credo che l’iniziativa potrà essere molto apprezzata a Urbino – spiega il Sindaco Maurizio Gambini – soprattutto dai bambini, perché ci permette di entrare in un mondo naturale affascinante e poco conosciuto. Ringrazio Marche Multiservizi per aver dato avvio a questo progetto, che consente di monitorare con ancora maggiore attenzione l’impianto di Ca’ Lucio avvalendosi delle api, guardiane dell’ambiente. Invito tutta la cittadinanza a partecipare».

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