Pesaro

Demanio marittimo, ridotto il canone per le realtà sportive e sociali senza scopo di lucro. Il “caso Pesaro”

Canoni schizzati alle stelle poi però nella conversione in legge del Decreto sostegni bis, una norma li riduce. Il consigliere regionale Andrea Biancani: «Spero in una soluzione definitiva. Poi nuovo bando per la darsena»

Il porto di Pesaro

PESARO – Canoni marittimi schizzati alle stelle, fino a 2500 euro. Dopo le polemiche è stata approvata, all’interno della conversione in legge del Decreto sostegni bis, una norma che riduce il canone minimo per le concessioni del demanio marittimo per le realtà sportive, ricreative e legate alle tradizione locali, svolte in forma singola o associata, senza scopo di lucro e per finalità di interesse pubblico.

Il consigliere regionale Andrea Biancani si era fatto carico del problema. «Una soluzione che porta il canone minimo a 500 euro invece di 2500 anche se per ora è valida per il solo 2021. L’aumento indiscriminato dei canoni minimi, da 360 a 2500 euro, per tutte le concessioni di utilizzo di aree del demanio marittimo, indipendentemente dalle finalità e dalla tipologia di attività da svolgervi, ha creato da subito non pochi problemi.

Canoni marittimi: le attività coinvolte

Ad essere colpiti sono, ad esempio: le piccole realtà dell’associazionismo sportivo dilettantistico, i piccoli rimessaggi di sport acquatici (surf, sub), i circoli velici, i circoli nautici, le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato che svolgono attività sportive e ricreative a fini sociali senza scopo di lucro (ad esempio le onlus che mettono a disposizione delle associazioni ombrelloni gratuiti), le micro e piccole imprese che praticano la pesca e la commercializzazione del pescato, le piccole attività di ristorazione, di commercio e di servizi e chi organizza manifestazioni estive su aree demaniali.

Per l’eccessivo aumento dei canoni, l’ultimo bando per la concessione dei posti barca sulla darsena del porto di Pesaro, ad esempio, era andato deserto, con solo due domande a fronte di 28 posti».

Ma ora si potrà pensare a un nuovo bando, come asserisce Biancani: «Mi auguro che l’autorità portuale rifaccia in tempi brevi un bando con questi nuovi canoni minimi almeno per le realtà sportive e sociali. Proprio a questo fine, nelle ultime settimane, ho sentito spesso anche l’Autorità Portuale, che ho trovato sempre molto collaborativa, per chiedere di mettersi al lavoro su questo nuovo bando. Personalmente ritengo che andrebbe aperto il prima possibile e chiuso nel giro di pochi giorni, in modo da poter permettere l’utilizzo della nuova darsena almeno per la gran parte di agosto e non perdere così completamente la stagione. Mi auguro che l’Autorità Portuale riesca ad attivarsi il prima possibile.
Continuerò a lavorare in Regione affinchè questa si attivi presso la Conferenza Stato Regione per chiedere soluzioni più durature e che riguardino anche le piccole attività commerciali escluse da questa legge. Un modo anche per rilanciare l’economia che vi ruota attorno».

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