Pesaro

Il cuore grande di Fano per Thomas: raccolti quasi 10mila euro: «Non abbiamo parole»

Una vicinanza non solo economica quella dimostrata alla famiglia di Thomas: «Questa raccolta ci ha fatto conoscere tante storie simili alla nostra»

FANO – Un’onda lunga di solidarietà per il piccolo Thomas, bimbo di 5 anni che, nato prematuro a causa di un’emorragia cerebrale, ha avuto danni psicomotori molto gravi. La raccolta fondi lanciata su Gofoundme dai genitori è andata ben oltre i risultati sperati. Sulle generosità e sull’empatia è voluta intervenire tramite un VIDEO Silvia Raimondo, la mamma del piccolo:«Sarebbe troppo facile dire che siamo rimasti senza parole per descrivere la felicità nella riuscita della nostra raccolta fondi per Thomas. Ma noi le parole le vogliamo trovare, perché siete stati davvero tantissimi e continuate ad essere numerosi nel farci raggiungere e superare il nostro obiettivo in così poco tempo. Credevamo e speravamo di avvicinarci al target e chiudere la raccolta fondi a fine aprile, per il compleanno di Thomas, ma siamo rimasti davvero increduli vedendo come le nostre aspettative si siano minimizzate in nemmeno una settimana!».

Una vicinanza non solo economica quella dimostrata alla famiglia di Thomas: «Questa raccolta ci ha fatto conoscere tante storie simili alla nostra, tanta umanità, genitori fantastici, amici sempre presenti, conoscenti che non si sono tirati indietro, sconosciuti che probabilmente non avranno mai un viso ma di cui conosciamo il loro cuore. Ci avete stupito con la vostra solidarietà, con la vostra generosità e con le vostre iniziative: grazie a voi Thomas non avrà solo la bici, che è stata la protagonista della raccolta fondi, ma utilizzeremo i soldi donati per poter rendere sempre più felice la vita di nostro figlio attraverso l’acquisto futuro di ausili o terapie che sicuramente saranno utili a Thommy nello svolgimento della quotidianità… quindi da parte di tutta la nostra famiglia vogliamo mandare un enorme grazie».

La raccolta fondi non è stata solamente un’occasione per misurare la bontà e la vicinanza del territorio ma anche un modo per parlare del problema dei caregiver familiari e più ingenerale della disabilità e delle problematiche che questa comporta: «La decisione di iniziare una raccolta fondi nasce dal fatto che nel mondo della disabilità (e chi già lo vive può ben capirlo), tutto ha un prezzo triplicato o più, sia dal punto di vista economico se parliamo di ausili, terapie, spostamenti per ricoveri o visite, sia nello svolgimento della vita quotidiana e a volte alcune cose che sembrano scontate, come un’uscita in bicicletta, sono grandissimi ostacoli da superare. La raccolta fondi ci aiuta a portare alla luce il problema dei caregiver familiari, ovvero coloro che assistono h24 un familiare non autosufficiente e che per doverlo assistere sono costretti a non poter lavorare, a non poter contribuire all’economia familiare e anche al non poter avere una pensione. In alcuni casi, come il nostro, in cui che uno dei due per fortuna lavora, la situazione è sicuramente dura, ma non tanto come in altre situazioni, ben peggiori della nostra, in cui si è veramente soli, con pochissimi aiuti fisici ed economici, nell’accudire un proprio caro disabile non autosufficiente».

E conclude: «La raccolta fondi la manterremo aperta fino al 26 aprile, giorno del compleanno di Thomas, la data che in principio avevamo scelto in maniera simbolica. Grazie infinitamente a tutti per l’aiuto che avete dato e state dando a Thommy!».

Per chi volesse contribuire la campagna ecco il link https://gf.me/v/c/4srp/9cfxcs-la-vida-es-ahora

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