PESARO – Costretta a realizzare dei video con scene di autoerotismo. E le minacce di inoltrare tutto alle amiche. Lui finisce a processo e non è la prima volta perchè l’uomo aveva diversi casi pendenti e definiti in tutta Italia per reati simili. È la storia di un 58enne del Nord Italia che aveva adescato su internet una donna dell’entroterra pesarese di 70 anni. I due hanno avuto una liaison con un periodo anche di convivenza. Poi il rapporto è finito e l’uomo ha iniziato ad avere atteggiamenti intimidatori e vessatori tanto che la donna era entrata in uno stato d’ansia per sé e la figlia.
Lui le inviava messaggi intimidatori in cui le chiedeva di girare dei video hot di autoerotismo. Chat in cui le spiegava, come fosse un regista cosa doveva fare. «Voglio che ti togli le mutandine, che ti tocchi e vai avanti lentamente».
La teneva sotto scacco perché continuava a dirle che avrebbe mandato quei video alle sue amiche, costringendola a girarne di nuove.
Lei aveva trovato la forza di denunciare e le forze dell’ordine avevano sequestrato il telefono per scansionare i messaggi e video da utilizzare come prove.
La denuncia aveva portato a conseguenze e lui si era rivalso sulla donna. «Mi hai lasciato nella m… per colpa tua mi hanno tolto il reddito di cittadinanza. L’odio che ho per te non puoi nemmeno immaginarlo». Tanto che per ripicca aveva inoltrato un video hot della signora alla figlia.
Motivi per cui è finito davanti al Gup per atti persecutori. Nel frattempo però l’uomo ha avuto un grave problema di salute e il perito ha confermato che è incapace di stare a processo a causa della malattia.
Pesaro, la costringeva a girare video hot ma il processo si interrompe
Una 70enne sotto scacco di un adescatore. Ma l'uomo è stato poi giudicato incapace di stare a processo. Ecco la storia
