Pesaro

Coronavirus, Pesaro: 487 le aziende che chiedono di continuare la produzione. Controllo rigoroso

La Prefettura ha avviato un confronto con i sindacati, che lamentano la presenza di alcuni furbetti. Promessa una scrupolosa verifica dei presupposti per la prosecuzione dell'attività

La prefettura di Pesaro

PESARO – Sono 487 le aziende che hanno richiesto alla Prefettura l’autorizzazione alla prosecuzione dell’attività, nonostante le misure in corso per contenere l’emergenza Coronavirus. Ecco il tavolo per decidere chi può farlo e chi no, secondo le disposizioni del decreto che limita la produzione solo a certe attività giudicate necessarie.

La Prefettura informa che è già stato avviato un confronto con le organizzazioni sindacali territoriali e che nei prossimi giorni sarà allargato alle Associazioni di categoria.

Ai fini delle rigorosa verifica della sussistenza dei presupposti per la prosecuzione dell’attività da parte delle aziende interessate, stabilito dal Decreto del 22 marzo e dal successivo Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, la Prefettura si sta avvalendo, in particolare, del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e per talune verifiche, del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, mantenendo inoltre una costante interlocuzione con gli Uffici della Camera di Commercio. 

Un punto su cui i sindacati hanno insistito vedendo dei “furbetti” in alcuni settori.

Continuano intanto i controlli. Sono state 1070 le persone controllate nella giornata di ieri, 28 marzo, ai fini della verifica dell’osservanza delle misure di contenimento e contrasto dell’epidemia da Coronavirus.

Le persone nei confronti delle quali è stato elevato verbale di contestazione ai fini dell’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie previste dal Decreto-legge 19/2020 sono state 20. La multa va da 400 a 3000 euro.

Sempre nella giornata di ieri sono state controllate 375 attività commerciali, attività che non ha portato all’elevazione di alcun verbale nei confronti dei titolari delle stesse.

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