Pesaro

Controlli anti Covid-19, i ristoratori: «Richieste esagerate, serve un tavolo condiviso per nuove linee guida»

Secondo gli operatori: «Le attuali regole tornano a metterci in una condizione psicologica e lavorativa difficile»

FANO – I ristoratori chiedono di rivedere le linee guida ed i controlli anti-Covid 19 perché le attuali regole: «Tornano a metterci in una condizione psicologica e lavorativa difficile». A richiederlo il direttivo di #Ristoritalia, l’associazione che riunisce gli imprenditori del mondo Ho.Re.Ca della regione Marche.

Una richiesta che, per certi versi, lascia perplessi in quanto lascia intendere che durante i mesi estivi i controlli e le verifiche siano stati abbastanza blandi. Nel comunicato divulgato viene sottolineato come«La sicurezza e la salute di clienti e personale, sono la nostra priorità. Due priorità che vengono da sempre prima del servire un ottimo piatto o un superlativo caffè ai clienti, perché rappresentano il valore principale di noi ristoratori e baristi. Tanto più in questo periodo di emergenza sanitaria e con i timori di una recrudescenza del Coronavirus, con l’arrivo dell’imminente stagione invernale».

Fino a qui tutto chiaro: il mondo della ristorazione sembra aver recepito e digerito le difficoltà del particolarissimo momento storico. Poi però, viene fatta una richiesta che sembra andare nella direzione opposta: «È stato un anno molto difficile per tutti, ma soprattutto per il comparto Ho.Re.Ca, che ha patito gli effetti del Covid-19 sia a livello economico (con la chiusura nel lockdown) ma soprattutto dal punto di vista psicologico (non solo quando il cassetto era in perdita per i mancati guadagni, ma anche in questa stagione estiva che è stata caratterizzata da distanziamento sociale, mascherine e controlli di polizia). È stata un’estate faticosa, che non ha pareggiato i conti del lockdown, ma ha sicuramente raddoppiato il carico di lavoro dei nostri imprenditori e del loro personale ridotto all’osso».

Obiezione legittima ma che (forse) non rispecchia omogeneamente l’andamento della stagione. Tantissime le segnalazioni giunte dove, non tutti certo, ma comunque un numero discreto di locali avrebbe usato lo spazio in più messo a disposizione dal Comune non per distanziare i coperti ma di fatto aumentando il numero dei posti.

«In questi giorni di fine estate, quando ci si sarebbe aspettati finalmente un po’ di relax, sono invece ripartiti serrati i controlli delle autorità competenti nei confronti delle nostre attività, che per quanto giusti, effettuati durante l’orario di servizio tornano a metterci in una condizione psicologica e lavorativa difficile. Per questo chiediamo, come #Ristoritalia, un confronto – conclude il comunicato – Ci mettiamo a disposizione delle autorità competenti in materia di Haccp, per concordare le linee guida da seguire in futuro in modo da poterle indicare in maniera chiara ed univoca ai nostri associati. Auspichiamo di intraprendere un percorso su binari paralleli, per superare questo momento di difficoltà tutti insieme, senza creare (con richieste che i nostri associati ci riferiscono essere esagerate) ulteriori problemi ad attività che a malapena riescono ad andare avanti».

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