Pesaro

Contessa chiusa, Biancani: «Progetto per collegare Pesaro con la quadrilatero e la E45 dimenticato»

Il consigliere Dem ricorda i disagi per i lavori. «La Regione la inserisca tra le opere prioritarie per evitare l'isolamento»

La strada della Contessa

PESARO – Contessa chiusa, si riapre il dibattito sull’isolamento infrastrutturale della provincia, soprattutto nelle aree interne.

«La chiusura della strada Contessa diventi un’occasione per inserire questa infrastruttura tra le opere prioritarie della Regione e per rilanciare la progettazione del nuovo tracciato». E’ quanto chiede il Vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Biancani (Pd) in merito alla strada che collega Cagli a Gubbio, chiusa per la riqualificazione del viadotto e della galleria. Sul ruolo di questa arteria si è parlato anche durante il recente incontro sulla Pedemontana, al quale ha partecipato con la consigliera Micaela Vitri.

«L’assemblea con i cittadini a Cagli – sostiene Biancani – è stata l’occasione per confrontarsi sulle principali infrastrutture dell’entroterra e la Contessa è da sempre tra queste. Nonostante la sua chiusura stia dimostrando ancora di più quanto sia strategica, continua ad essere dimenticata. Tutti ci auguriamo che vengano completati i lavori di messa in sicurezza nel minor tempo possibile, ma non è sufficiente impegnarsi per accorciare i tempi e per garantire gli indennizzi. Credo che per le associazioni di categoria e per le amministrazioni locali questa deve diventare l’opportunità per far sentire la loro voce e farsi parte attiva per ottenere l’inserimento della strada Contessa tra le opere prioritarie della Regione, con un apposito finanziamento che possa garantire l’avvio della progettazione definitiva. La nuova strada Contessa Cagli-Gubbio di fatto è stata lasciata da parte, infatti oggi non mi risulta essere tra le opere finanziate nel Piano infrastrutture della Regione e per verificarlo ho appena presentato un’interrogazione, sottoscritta anche dalla consigliera Vitri. Siamo a un punto di svolta per avviare finalmente la progettazione e sollecitare il finanziamento dell’intervento». 

Nel 2018 il passaggio di proprietà di quel tratto, dalla Galleria del Furlo alla Galleria della Contessa, ad Anas fu già un notevole passo avanti. Nel 2005 fu redatto un progetto preliminare, il cui costo fu sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. «Il progetto prevedeva un nuovo tracciato compreso tra Pontericcioli e Gubbio – spiega Biancani – di circa 12 chilometri, con due opzioni. La prima soluzione proponeva 3 gallerie di 4240 metri, 765 metri e 330 metri, con una pendenza bassa, intorno al 3,4%. La seconda soluzione proponeva invece due gallerie, una di 1700 metri e l’altra di 415 metri, con circa 4000 metri di nuovi viadotti».

«Purtroppo – conclude – lasciando oggi la Contessa senza finanziamenti, si sottovaluta l’importanza della Flaminia per il collegamento Fano-Roma e non solo. Con appena 12 chilometri di nuova Flaminia (Pontericcioli-Gubbio) avremo un collegamento veloce con la Quadrilatero, la E45, l’A1 e la Pedemontana che sta realizzando l’Umbria. E’ di vitale importanza non perdere questa occasione e sarebbe opportuno avviare anche un accordo interregionale Marche-Umbria, una convenzione per rapportarsi con maggiore incisività con il Governo, definire la progettazione definitiva e intercettare i fondi».

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