Pesaro

Il consigliere regionale Biancani: «Ritorno a scuola, organizzarsi con test salivari per garantire le lezioni in presenza»

Il vicepresidente del consiglio regionale: «Serve una pianificazione perché una percentuale di docenti, personale e studenti non sarà vaccinata. Abbiamo iniziato a chiedere alla Regione Marche risposte chiare»

Screening (Immagine di repertorio)

PESARO – Screening, vaccinazioni e trasporti. Sono questi i nodi della scuola che il consigliere regionale Andrea Biancani (Pd), vicepresidente del consiglio regionale marchigiano, evidenzia chiedendo una pianificazione e regole.

«A poco più di due mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, molte famiglie sono preoccupate per quello che potrebbe accadere a settembre. Entro le prossime settimane vanno dati messaggi chiari a genitori e studenti su screening, vaccinazioni e trasporti. Senza regole certe e soluzioni definite, si rischiano tensioni con il mondo della scuola che non vanno sottovalutate. Ci auguravamo – prosegue – che i sacrifici vissuti da studenti e personale scolastico negli ultimi due anni sarebbero bastati e che quanto imparato durante l’emergenza sarebbe stato sufficiente per prevenire e pianificare senza troppi problemi un ritorno alla normalità nelle scuole. Ma temo non sia così».

«Dallo scorso autunno, dopo appena un mese dall’avvio della legislatura – ricorda Biancani -, abbiamo iniziato a chiedere alla Regione Marche risposte chiare per tutelare il diritto all’istruzione in presenza. Tra le proposte da noi presentate, quella di tracciare i contagi nelle comunità scolastiche, con screening gratuiti e facilmente accessibili, coordinati e supportati dalla Regione. Purtroppo questo non è avvenuto. L’ultimo atto sul tema scuola discusso in Aula – prosegue – è stata la mozione da me presentata a marzo che sollecitava, in vista anche del nuovo anno scolastico, la collaborazione tra le varie istituzioni per garantire attività didattiche in presenza e trasporti adeguati. Dopo alcuni rinvii, la mozione è stata discussa e bocciata dalla maggioranza lo scorso 18 maggio, perché considerata superata e non urgente. Dopo di che dell’argomento scuola non si è più sentito parlare. Adesso – evidenzia – l’intenzione è quella di spingere per ultimare la vaccinazione dei docenti e di effettuare tamponi rapidi, anche salivari, nelle classi. Dobbiamo prendere atto che ci sarà comunque una percentuale di personale scolastico e di studenti che in autunno non sarà vaccinata e quindi occorre organizzarsi da subito con i test, ma con quali modalità saranno realizzati? Con quale frequenza? Tutti i giorni? Dove? Chi eseguirà i tamponi e chi sosterrà i costi? Mi auguro venga fornito presto un quadro più chiaro su tutti questi aspetti ancora da definire, nella consapevolezza che è impensabile un nuovo anno di lezioni a distanza. La Dad ha già mostrato tutti i suoi limiti, con pesanti ripercussioni sull’apprendimento, sulla socialità e sull’equilibrio psicologico dei ragazzi, oltre che sulla organizzazione del lavoro e della vita delle famiglie».

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