Pesaro

Congresso Pd Pesaro, Giampiero Bellucci segretario comunale e Timoteo Tiberi presidente dell’Assemblea

Bellucci: «Mi farò promotore di un tavolo permanente sui servizi sanitari, ospedalieri e di sanità di base»

Giampiero Bellucci a sinistra e Timoteo Tiberi a destra

PESARO – Il nuovo segretario Pd Pesaro è Giampiero Bellucci. Il Cinema Astra ha ospitato il congresso comunale del
PD Pesaro, procedendo al passaggio di testimone da Francesca Fraternali, segretaria dal 2016, a Giampiero Bellucci, militante del PD, consigliere di quartiere a Pantano e poi, dal 2019, consigliere comunale. Il partito ha optato per una candidatura unitaria, di cui lo stesso Bellucci ha ribadito il valore nel corso della sua relazione.

L’assemblea è stata aperta con l’elezione del presidente dell’Assemblea comunale, carica di cui è stato investito Timoteo Tiberi, già organizzatore provinciale. Sono intervenuti la segretaria uscente Francesca Fraternali e il sindaco Matteo Ricci.
La relazione di Bellucci ha ripreso i punti salienti della mozione, intitolata “Organizzare la speranza”: «Dobbiamo ritrovare il senso di appartenenza alla comunità democratica, evitando ogni scollamento, dando nuova linfa ai circoli. Pratichiamo empatia e interesse nei confronti delle persone, valorizzandole. Apriamo le porte per far entrare ossigeno, interessiamoci al mondo del welfare. Mi farò promotore di un tavolo permanente sui servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, dalla medicina specialistica alla sanità di base. L’impegno a testa bassa della Giunta, nel trasformare ogni capitolo di finanziamento in progetto: dal bando periferie, alla candidatura a Pesaro capitale italiana della cultura 2024, dai PinQua al recupero dei contenitori culturali».

Timoteo Tiberi ha detto: «Un ruolo serio che proverò a svolgere con il massimo dell’impegno forte della mia esperienza e del supporto di tante persone che dal primo giorno della mia candidatura, per tutta la fase di costruzione della candidatura di Giampiero e in questa fase congressuale mi sono stati a fianco con idee, contributi e disponibilità a dare una mano anche fisica alla ripartenza del partito. Ho fatto un passo indietro perché sono atteggiamenti e modi di fare che non mi appartengono e da cui ritengo che chi ha veramente voglia di costruire e non demolire dovrebbe marcare una distanza profonda. Credo che la nostra prima parola d’ordine debba essere “aggregazione”».

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