Pesaro

Confcommercio Marche Nord: «Caro-bollette, stangata da 1.500 euro a famiglia e imprese allo stremo»

L'associazione consegnerà un documento al prefetto venerdì 18 febbraio. «Non vogliamo morire di inflazione»

PESARO – Richieste chiare ma anche mobilitazione perché la misura è colma e serve recapitare al Governo un messaggio forte. Confcommercio Marche Nord interviene con fermezza sui forti rincari di luce e gas e il conseguente aumento dei prezzi per il caro energia. Lo fa con proposte scritte nero su bianco in un documento che venerdì (18 febbraio) alle 10 consegnerà in prefettura al prefetto di Pesaro Urbino Tommaso Ricciardi. Un documento corposo da recapitare al presidente del consiglio del ministri Mario Draghi e al ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, con le iniziative assunte per contrastare il caro-bollette, allegato al quale ci sono alcune bollette eloquenti di aziende della provincia di Pesaro Urbino, articoli di stampa e il documento della Confcommercio nazionale relativo all’impatto del caro energia sulle imprese del terziario.

«Siamo davanti a una vera e propria stangata – esordisce il vicedirettore Agnese Trufelli – che sta mettendo in ginocchio imprese e famiglie. Sulla base dei dati Istat relativi all’inflazione di gennaio, è di circa 38,5 miliardi di euro, ovvero ciascuna famiglia spenderà 1.500 euro in più per quanto riguarda generi alimentari ma anche acquisti per la casa, viaggi e svago. Per commercio e turismo si stima un incremento della bolletta elettrica dai 7.4 miliardi di euro del 2021 a quasi 14 nel 2022, mentre quella del gas dai circa 4 dell’anno scorso a 6miliardi».

Per Confcommercio Marche Nord è del tutto insufficiente quanto sta facendo il Governo.

Amerigo Varotti e Agnese Trufelli

«Le imprese del commercio, turismo e servizi, che sono quelle più colpite dalla pandemia – sottolinea il direttore generale Amerigo Varotti – rischiano il collasso e la chiusura a causa del caro bollette. Per questo riteniamo del tutto insufficiente quello che sta facendo il Governo. Bene la riduzione dell’IVA dal 22% al 10%, bene la riduzione della dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento energetico, ma ora servono misure di sostegno e ristori urgenti. Non siamo morti per Covid, non vogliamo morire per il caro bollette».

Dopo la consegna del documento in Prefettura, Confcommercio illustrerà iniziative e proposte nel corso della conferenza stampa in programma alle 11 nella propria sede.

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