Pesaro

Nove comuni della Val Metauro uniti per aiutare i profughi ucraini: già pervenute più di 50 richieste

È stata attivata una piattaforma online per raccogliere e coordinare segnalazioni e offerte di disponibilità. Tinti: «Si passa ora dalla co-programmazione alla co-progettazione per organizzare e realizzare interventi concreti»

FANO – Nove comuni della Val Metauro uniti per aiutare i profughi ucraini. L’Ambito Territoriale Sociale 6 ha risposto presente all’emergenza generata dalla guerra. Al riguardo è stata attivata una piattaforma online per raccogliere e coordinare le segnalazioni e le offerte di disponibilità.

Tale piattaforma (visitabile a questo link) si aggiunge al servizio, già attivo da diversi giorni, “L’Ucraina ci chiama” con l’Ufficio di Promozione Sociale (0721.887483/485) che funge da raccordo delle informazioni, coordina le segnalazioni e raccoglie dati per tutto l’Ambito Sociale e agli sforzi messi in campo anche dalla Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola.

Nove comuni della Val Metauro uniti per aiutare i profughi ucraini
Nove comuni della Val Metauro uniti per aiutare i profughi ucraini

«Dopo il percorso partecipativo per l’elaborazione del Piano Sociale – precisa il presidente dell’ATS 6 Dimitri Tinti – in accordo in con i 9 comuni abbiamo già riconvocato il Tavolo tematico sull’immigrazione con i soggetti del privato sociale che ne fanno parte a cui va il nostro ringraziamento per essersi mostrati pronti a collaborare tra loro con la regia dell’ATS 6, ognuno con le proprie esperienze e disponibilità. A dimostrazione dell’efficacia dei tavoli tematici, si passa ora dalla co-programmazione alla co-progettazione per organizzare e realizzare insieme interventi concreti, efficaci e articolati su tutto il territorio. L’obiettivo è quello di costruire – aggiunge Tinti -, in stretto raccordo con la Prefettura, una rete dell’accoglienza a favore dei nuclei familiari ucraini già arrivati o che stanno arrivando. Lo strumento è l’accordo di collaborazione che poi si traduce in un patto di sussidiarietà da stipulare nei prossimi giorni con enti del Terzo Settore, coinvolti in una progettualità articolata nella quale trovano spazio interventi di prima accoglienza e di assistenza unitamente a servizi di supporto linguistico, educativo e psicologico».

«Grazie alla piattaforma online, priva di qualsiasi credenziali di accesso, – chiosa il sindaco del Comune di Fano Massimo Seri, capofila Enti del Terzo Settore – gruppi informali e privati cittadini possono segnalare la disponibilità ad offrire vitto, alloggio, farmaci, beni materiali e vari servizi a favore delle famiglie di ucraini accolti nel nostro territorio. Sono già pervenute nelle ultime 24 ore più di 50 richieste di cittadini pronti ad aiutare il popolo ucraino. La piattaforma consente anche di segnalare la presenza di profughi già ospitati, per coordinare gli aiuti e gli adempimenti, non solo quelli burocratici ma anche quelli di prevenzione sanitaria, per tutta la durata della permanenza».

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