Pesaro

Il Comune di Pesaro ha un avanzo di bilancio di 7 milioni. Nobili: «Faremo fronte al caro energia e ai progetti del Pnrr»

L’assessore con delega al Bilancio Andrea Nobili: «La gestione virtuosa dell’ente consentirà nuovi investimenti grazie alla fedeltà fiscale dei pesaresi»

Andrea Nobili, assessore al Rigore

PESARO – L’amministrazione di Pesaro potrà disporre di 7 milioni di euro dovuti all’avanzo di bilancio 2021. Ad annunciarlo l’assessore al Rigore Andrea Nobili, che porterà nel prossimo Consiglio comunale le voci «di una gestione finanziaria virtuosa dell’ente».  

Il conto del bilancio dell’esercizio 2021 si chiude con un avanzo di amministrazione di 57.776.441,63 euro totali; di questi sono 7 i milioni disponibili. «Numeri positivi ma soprattutto estremamente preziosi per l’azione di governo dell’ente che si trova a dover far fronte al “caro energia” e alle necessità di tempi e risorse imposte dall’attuazione dei progetti finanziati dal Pnrr» sottolinea Nobili commentando il Bilancio consuntivo che sarà votato durante il prossimo Consiglio comunale: «L’avanzo di bilancio permetterà maggior libertà nel compiere le prossime scelte che saranno destinate per la gran parte a investimenti, ma che potranno anche essere indirizzate anche a risposte più urgenti, come il contrasto ai rincari dell’energia, in attesa delle decisioni del governo centrale». 

Le risorse incamerate si devono, per più della metà, ai tributi: «Sono frutto di una buona gestione dell’amministrazione e, in particolare, di un’attenta politica tributaria che ha mantenuto invariate le aliquote dal 2012. Una scelta voluta con forza e che è stata affiancata, di pari passo, da una costante azione di recupero crediti svolta in maniera egregia dagli uffici comunali. Il risultato di entrambe è premiato, da tempo, dall’alta fedeltà fiscale dei pesaresi». Fedeltà che nel 2021 si attesta al +20% rispetto agli anni precedenti, «e di cui andiamo fieri perché da una parte qualifica i servizi offerti dall’amministrazione, dall’altra testimonia la correttezza dei cittadini». 

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