Pesaro

La nuova sfida di Pesaro, Ricci e Perugini: «A lavoro per diventare Città più accessibile d’Europa» 

Agli stati generali dell'accessibilità il messaggio del ministro Erika Stefani a una «città che dimostra la sua attenzione alle persone con disabilità»

L'incontro al Centro Arti Visive Pescheria

PESARO – Una città sempre più inclusiva. Più di 150 persone intervenute, 4,5 ore di confronto, 6 tavoli di lavoro tematici, proposte, criticità, iniziative e scambi. Gli “Stati Generali dell’accessibilità pesarese” appena conclusi al Centro Arti Visive Pescheria si sono rivelati «Una giornata attesa, voluta, partecipata. Che mancava» ha detto Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale, con delega alla realizzazione del Peba di Pesaro, ideatore dell’iniziativa insieme alla Garante dei diritti delle persone con disabilità Maruska Palazzi.  

«Fa bene al cuore e a Pesaro vedere oggi così tanta partecipazione» ha detto Perugini, nell’aprire i lavori e nel presentare i relatori degli Stati Generali. «Insieme a loro – ha sottolineato – è iniziato un cammino che ci accompagnerà nella realizzazione di una città sempre più inclusiva. Nell’agosto scorso il sindaco Ricci mi ha delegato a seguire la redazione del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche di Pesaro; un’esigenza emersa anche dal Consiglio comunale della città, di cui sono davvero orgoglioso per la sua sensibilità».

Sul Peba ha precisato sarà caratterizzato, «dall’elaborazione condivisa e dal suo essere innovativo», per poi aggiungere: «Sviluppiamo questo piano in ritardo ma lo facciamo prevedendo tutto ciò che l’innovazione tecnologica mette oggi a disposizione». Il presidente ha ricordato come il Piano «non sia l’obiettivo finale, ma uno degli strumenti per pianificare al meglio gli interventi, per risolvere situazioni critiche, per creare nuove opportunità».

Soprattutto nel concretizzare le nuove opere pubbliche, infrastrutturali e le riqualificazioni di contenitori urbani che vedranno la luce nei prossimi anni, «grazie al PNRR e ai circa 80 milioni di euro di finanziamenti che il nostro Comune è riuscito ad intercettare con il prezioso lavoro del vicesindaco Vimini».

«Abbiamo chiare potenzialità e visione – ha aggiunto – e le utilizzeremo nella progettualità di Capitale italiana della cultura 2024 per guardare a un’altra sfida: candidarci al City Award, come città più accessibile d’Europa. Per farlo, dovremmo concentrarci su ogni aspetto: dall’eliminazione delle barriere architettoniche private e pubbliche all’eliminazione delle barriere virtuali, sensoriali e culturali». Una visione d’insieme che condurrà verso il più ampio “Piano di accessibilità urbana”, che «consentirà a chi amministra e a chi amministrerà in futuro Pesaro di uno strumento progettuale a breve e medio termine dalle linee chiare e dalle priorità rigorose». 

Il sindaco Matteo Ricci, a Procida in occasione dell’apertura del suo anno da Capitale italiana della cultura 2022, in un videomessaggio ha ricordato l’importanza degli Stati generali: «L’accessibilità è una sfida culturale: se nelle città vivono bene coloro che hanno delle disabilità, vivono meglio tutti. Non dobbiamo dimenticarci che una città più accessibile è anche più attrattiva e che dobbiamo fare ancora molto su questo tema: serve un lavoro di squadra e una politica comune di accessibilità per Pesaro. Una progettualità che riguardi l’urbanistica, i lavori pubblici, le attività economiche, turistiche, gli spazi di aggregazione e quelli culturali». Dopo la sfida vinta di Capitale Italiana della Cultura, Ricci lancia un altro grande sogno: «Diventare Capitale italiana dell’accessibilità. Risultato che si può raggiungere solo con un lavoro coordinato». 

Ad aprire i lavori, durante la seduta plenaria, anche l’intervento del Ministro per la disabilità Erika Stefani, che ha ricordato come, anche a livello nazionale, «sia prevista l’istituzione del Garante, a garanzia dei diritti delle persone con disabilità. Avere questa figura a livello locale è un riconoscimento dell’attenzione che l’Amministrazione dedica alle persone con disabilità. La città di Pesaro si è resa conto che sta cambiando la visione su questo mondo, fino a poco fa letto solo con uno sguardo assistenzialistico. Oggi, l’attenzione alle disabilità è al centro di progettualità e visioni delle istituzioni e rientra in tutte le strategie previste nelle agende del Governo. Non possiamo pensare che le disabilità abbiamo un solo angolo di focalizzazione: attraversano tutte le materie, proprio come il Pnrr. Dobbiamo lavorare insieme, con la società intera, in co-progettazione, per dare finalmente una risposta efficace alle istanze dei più fragili e delle loro famiglie». 

L’intervento ha anticipato la relazione di Maruska Palazzi, nominata, un anno fa, Garante per i diritti delle persone con disabilità. Dodici mesi, «durante i quali ho avuto un centinaio di contatti diretti che mi hanno fatto comprendere la rabbia e la delusione di molti, la preoccupazione di altri». Molte delle situazioni incontrate, «hanno già percorsi definiti e servizi attivati ma c’è un problema di coordinamento generale: c’è bisogno di un luogo unico in cui collocare la totalità delle indicazioni che riguardano la disabilità nel nostro territorio». Un’urgenza in cui si inserisce quella di dotarsi di un Peba «capace di cambiare l’approccio dei professionisti/progettisti interni all’ente, oltre che degli esterni». Altra necessità, «Implementare i posti e le esperienze nei centri diurni e migliorare le pratiche legate al lavoro». Palazzi ricorda come, nel suo anno da Garante, abbia «compreso il vuoto nel tempo extrascuola e una cultura nella scuola che non è sempre alta».

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