Pesaro

Pesaro, il centro antiviolenza in tempi di Coronavirus: «Appena 2 chiamate, temiamo il sommerso»

L'invito è quello di chiamare per denunciare attriti di coppia che possono diventare violenza. «Troppo silenzio, non dovete avere paura, noi ci siamo». Ecco tutti i numeri utili

PESARO – Convivenze forzate a causa del Coronavirus, il timore che gli attriti di coppia possano diventare violenze, ma anche la paura che tutto rimanga sommerso. Il Comune di Pesaro fa sapere che il centro antiviolenza “Parla con noi” è aperto. Ma anche che nel mese di marzo 2020 ci sono state appena 2 chiamate. Un dato che preoccupa.

«Questo silenzio è un grido di dolore – spiega l’assessore alla Solidarietà Sara Mengucci – anche se sono sospese (solo in via temporanea e fino a nuova disposizione) le attività di accoglienza in sede, il servizio funziona. Un’operatrice sarà pronta a rispondere alle chiamate delle donne tutti i giorni, nei consueti orari di apertura. In più ci sarà una segreteria telefonica h 24, alla quale possono essere lasciati messaggi ed orari per essere richiamate».

Si può chiamare il lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 12.30, il venerdì dalle 9.00 alle 11.00 e il giovedì pomeriggio dalle 14.00 alle 18.00 allo 0721/639014 oppure comporre il 1522, numero nazionale gratuito.
«Saremo comunque noi a rispondere – dice Gabriela Guerra, coordinatrice del Centro Antiviolenza per la Coop Labirinto -. Noi ci siamo, anche in questo momento di difficoltà. Non abbiamo mai chiuso, consapevoli che per molte donne ogni appello a restare a casa è una condanna. C’è un virus che non si ferma ma anzi si alimenta restando chiuse in casa, quello della violenza maschile sulle donne».

Continuano il loro lavoro le operatrici dell’accoglienza, come racconta anche una di loro: «Lavoreremo fino all’ultimo giorno di questo lockdown aspettando di poter di nuovo incontrare le donne personalmente, prima possibile. Stiamo lavorando nel silenzio assordante del nostro telefono. Il mese di marzo del 2019 aveva visto 11 nuove donne rivolgersi al Centro Antiviolenza. Nel mese di marzo 2020 abbiamo ricevuto 2 chiamate. Questo dato ci preoccupa. Questo silenzio è un grido di dolore».

Nel 2018 sono stati 165 i casi gestiti dal Cav, di cui 148 sono stati nuovi utenti. Tra i bisogni primari la richiesta di consigli e le strategie (92 casi), poi la necessità di sostegno (65 casi), la richiesta di informazioni (52). La consulenza legale è stata richiesta da 27 donne mentre 24 hanno necessitato di una consulenza psicologica. Ma ci sono stati anche 4 casi di messa in sicurezza fisica, motivo per cui il centro si coordina con le forze di polizia.

Dal Centro “Parla con Noi” parte anche un appello a tutta la Rete Antiviolenza, oggi impegnata sull’emergenza #coronavirus, a non sottovalutare questa quotidiana realtà di violenza, che non è affatto sospesa durante queste settimane, ma è invece alimentata dallo stato di necessità e difficoltà nel quale l’intero Paese si trova, in particolare si trovano le donne vittime di violenza.

Ci sono già stati due casi di cronaca, uno a Vallefoglia di una donna presa a martellate dal marito. E di maltrattamenti a Montecchio. Il timore che ci sia del sommerso è alto.

«Ancora una volta, una crisi dalle origini trasversali come quella sanitaria, che colpisce tutte e tutti, colpisce più duramente le donne. Le donne che già subivano una terribile violenza, oggi si trovano prigioniere nelle proprie case, più di ogni altra persona», ricorda Laura Martufi, presidente di Percorso Donna, l’associazione che fornisce le volontarie al centro Antiviolenza e che si sta prodigando in questi giorni per diffondere il messaggio tramite i propri canali social.

Dal Governo e dalla ministra Bonetti si alza la medesima voce. La violenza domestica è una gravissima situazione, che configura lo stato di necessità e, se una donna deve scappare, è autorizzata ad uscire di casa per recarsi nel luogo protetto più vicino. Nessuna ordinanza impedisce a una donna e ai propri figli di sottrarsi a un uomo violento.

Ecco l’appello: “Chiamaci! Parla con noi. Noi ti sosterremo, sempre”. Centro Antiviolenza “Parla con noi” Tel. 0721/639014 – 1522

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