Pesaro

Fano, cena della discordia Sgarbi & Carriera: cosa ne pensano i fanesi

Al sondaggio hanno preso parte 585 persone: l'82% ha condannato quanto accaduto ma non mancano le voci fuori dal coro che ritengono la cena di protesta un atto giusto contro il Dpcm ritenuto troppo oppressivo

Vittorio Sgarbi

FANO – Non è di certo passata inosservata la cena svoltasi nel locale Chic di Fano di Umberto Carriera a cui ha preso parte il parlamentare Vittorio Sgarbi. Gli oramai noti fatti si sono consumati nella serata del 7 novembre. Un gesto dimostrativo contro le restrizioni del Dpcm che è sfociato nell’ennesima multa per il ristoratore (era già stato multato per aver aperto i ristoranti La Macelleria e l’Osteria delle Candele).

Sgarbi a Pesaro

Alla cena è susseguito un botta e risposta tra il noto critico d’arte e tra gli amministratori di Fano e Pesaro. I sue sindaci, Ricci e Seri, sono stati poi invitati dallo stesso Sgarbi ad un ulteriore convivio, nonostante le restrizioni vigenti, per confrontarsi sulle diverse vedute. L’invito è caduto del vuoto ma ancora, a distanza di giorni, non sembra essersi spento il fuoco delle polemiche.

Il sondaggio
Il sondaggio

Noi di CentroPagina abbiamo chiesto agli stessi fanesi, tramite un sondaggio indetto sui social, di esprimersi su quanto accaduto. Sono stati ben 585 le persone che hanno voluto dire la loro al riguardo: una grossa fetta, 483 (82,5%) si è detta contraria alla scelta del ristoratore ritenendola un ‘gesto inaccettabile in quanto un’offesa nei riguardi di coloro che rispettano le regole‘.

Scrive un utente: «Non parliamo più di Dpcm ma qui si parla di non rispetto verso tutti gli altri ristoratori.» In diversi poi sostengono che quanto accaduto, più che per prostesa, sia stato fatto per scopi di visibilità: «ora so dove non andrò mai a mangiare! Preferisco andare da chi protesta rispettando le regole non da chi protesta senza rispettarle per poi chiamare babbo per farsi aiutare!! p.s. e nessuno me lo toglie dalla testa, che Carriera non lo fa come forma di protesta, ma solo per pubblicità». E ancora: «Ho pensato da subito, dalla Macelleria di Pesaro, che il buon Umberto sfruttasse questo argomento per una pubblicità gratuita ai suoi locali e direi che in parte è stato così. Buona visibilità mediatica, tanti talk show si solo interessati, ne hanno parlato, lo hanno intervistato, ecc. Ora però che in argomento entra la partigianeria politica, non sono così sicura che gli porti bene per i suoi affari. Direi che è un boomerang».

Non sono comunque mancati coloro che reputano quanto accaduto una protesta legittima contro le misure del Dpcm: 102 utenti, ovvero il 17,4% si sono schierati dalla parte del ristoratore e del parlamentare. I votanti ritengono quanto accaduto, in maniera più o meno esplicita, un forma di “resistenza” verso delle misure che vengono percepite come una restrizione alla libertà. Va detto che, a distanza di poche ore dai fatti, è andata in scena a Pesaro una protesta legittima a cui hanno preso parte ristoratori e non solo senza però infrangere le regole imposte dall’emergenza pandemica. Questi hanno condannato l’iniziativa Sgarbi – Carriera bollandola come «una cattiva pubblicità personale, che ha rischiato di mettere in cattiva luce un’intera categoria».

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