Pesaro

Caro materiali, Cna Pesaro: «Ritardi nell’erogazione dei fondi di compensazione: cantieri a rischio»

Baldarelli: «Le imprese non riescono ricevere le somme di adeguamento. Comparto in difficoltà alla vigilia del Pnrr»

PESARO – Caro materiali, l’edilizia rischia di incepparsi in un momento in cui, dopo il Superbonus, partirà la stagione dei cantieri del Pnrr. Cna Costruzioni di Pesaro e Urbino esprime tutta la preoccupazione del settore in merito ai ritardi nella liquidazione delle risorse spettanti per effetto del caro materiali nei contratti pubblici. Per questo nei giorni scorsi Cna e Confartigianato hanno inviato una lettera al ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.

«Le misure introdotte dal Governo finalizzate al sostegno delle imprese per far fronte al caro materiali – spiega il responsabile di Cna Costruzioni di Pesaro e Urbino, Fausto Baldarelli – hanno imposto alle Regioni di adeguare costantemente i listini prezzi nonché l’istituzione del Fondo compensazioni, destinato a finanziare le stazioni appaltanti in caso di insufficienza delle risorse». Ma Baldarelli definisce «preoccupante constatare come numerose stazioni appaltanti abbiano accumulato significativi ritardi nell’erogazione delle risorse ascrivibili al fondo del Ministero, impedendo così alle imprese di ricevere le somme a cui legittimamente hanno diritto».

Si parla di aumenti che si susseguono da mesi. «Parliamo di un 30% per l’acciaio, ma anche per altri prodotti come il legno, il calcestruzzo e soprattutto quelli di derivazione chimica come le vernici. Di mese in mese i listini si aggiornano, ma quando un’impresa vince una gara d’appalto con un determinato budget per i materiali vede ridursi enormemente il margine di guadagno e questo è molto preoccupante».

La conseguenza è chiara. «Quando finiremo i cantieri del superbonus e si aprirà la stagione del Pnrr avremo aziende che rischiano di non presentarsi alle gare o di essere costrette a presentare minimi ribassi tanto da non essere competitive. L’intero sistema rischia di incepparsi e di bloccare i lavori. Serve un’analisi attenta e che la Regione aggiorni il prezziario minimo che non segue quello degli aumenti».

Un momento molto delicato per il comparto edile. «L’attuale scenario – prosegue Baldarelli – sta generando un contesto di estrema difficoltà, con gravi conseguenze che minacciano la stessa sopravvivenza delle aziende. Costrette a sopportare oneri economici aggiuntivi, queste imprese si trovano in una situazione insostenibile, private della possibilità di recuperare le somme spettanti».

Alla luce delle gravi conseguenze già affrontate dal settore, Cna Costruzioni e Confartigianato auspicano un intervento del ministro per accelerare i tempi di erogazione delle risorse. Il settore deve fare i conti anche con la questione delle agevolazioni del superbonus. Entro la fine dell’anno, infatti, dovranno essere completati i lavori perché dal primo gennaio 2024 la percentuale di detrazione scenderà al 70 per cento. E poi i tempi stretti degli step da raggiungere. Oltre 300 cantieri sono a rischio solo nella provincia di Pesaro e Urbino. 

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