Pesaro

Caro energia, Cna Pesaro Urbino: «Si rivedano le bollette per gli imprenditori»

Gli artigiani pesaresi: «Ci sono oneri impropri da rivedere: così si mette un freno al rilancio dell'economia per le pmi»

Michele Matteucci, presidente CNA Pesaro Urbino e Moreno Bordoni, segretario provinciale della CNA

PESARO – Bollette salate per gli imprenditori, la Cna chiede la riduzione di alcuni oneri.

I dati sulla produzione di luglio sono migliori delle stime e confermano il trend di robusta ripresa, confermato anche in provincia di Pesaro e Urbino, ma Cna guarda ora «con preoccupazione alla spirale rialzista dei prezzi delle materie prime legate all’energia (gas e luce in particolare), che possono far perdere vigore alla crescita economica».

CNA di Pesaro e Urbino lancia l’allarme e si unisce a quella nazionale invitando «Governo e Parlamento a rivedere in tempi rapidi la fiscalità sulla struttura della bolletta cancellando una serie di oneri impropri che gravano soprattutto sul sistema della micro e piccola impresa che continua a pagare il prezzo più alto per l’energia sia in Europa che in Italia rispetto alle imprese più grandi».

E Moreno Bordoni, segretario provinciale della CNA aggiunge: «Pur apprezzando lo sconto per le piccole imprese introdotto dal decreto sostegni bis – che ha ridotto il volume degli oneri di sistema che gravano sulla bolletta – rileviamo che si tratta di un intervento spot limitato al periodo emergenziale e rivolto solo ai settori che hanno subito chiusure. È evidente che la misura non è sufficiente a compensare i rincari di luce e gas che riflettono la forte crescita delle quotazioni delle materie prime energetiche e del costo della CO2».

La CNA infine auspica che il Governo si faccia promotore di una iniziativa a livello internazionale per rimuovere il lungo elenco di dazi che determina una ulteriore pressione sui prezzi delle commodity (petrolio, gas, combustibili).

«Tutto questo – conclude Bordoni – per evitare una corsa al rialzo del costo dell’energia che si tradurrà, attraverso un inevitabile effetto a cascata, in un’impennata dei prezzi di tutte le altre materie prime, come è già successo nell’edilizia. Come CNA di Pesaro e Urbino siamo stati i primi a lanciare l’allarme ad inizio anno riportando cifre e numeri sul settore e purtroppo – non solo non siamo stati smentiti – ma quelle indicazioni sono state persino superate dalla realtà. Ecco perché ora chiediamo alle istituzioni di intervenire e di farlo presto».

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