Pesaro

Caritas Pesaro: «Fondo emergenza lavoro esaurito, vediamo nuovi poveri chiedere aiuto»

L'appello del direttore Pietrelli: «Sono arrivate 200 domande, anche da persone che hanno un'attività chiusa o da stagionali. La città e le aziende ci aiutino»

Caritas Pesaro
Pietrelli e Mancini della Caritas

PESARO – Fondo per l’emergenza lavoro della Caritas, le domande arrivate sono troppe e bisogna pensare a una nuova ripartenza. Famiglie e disoccupati hanno chiesto aiuto facendo emergere una situazione difficile nella realtà pesarese. Nuove povertà che avanzano. Persone con meno di 500 euro di reddito al mese. È emersa una situazione difficile, come spiega Emilio Pietrelli, direttore Caritas: «Siamo testimoni della fragilità delle persone, il bisogno è molto alto, ci sono arrivate tante domande, ma non pensavamo a questo livello e siamo costretti a interrompere l’iniziativa per poi rilanciarla nella logica della solidarietà coinvolgendo la città, il territorio e le istituzioni per condividere l’iniziativa per non lasciare le persone sole».

Andrea Mancini, coordinatore della Caritas, sottolinea: “Abbiamo ricevuto 200 domande e il fondo non basta per rispondere a tutte queste richieste. È un appello ai cittadini e alle aziende a contribuire a questa iniziativa. Almeno un centinaio di persone non si sono mai avvicinate alla Caritas o a servizi sociali, quindi rappresentano nuove povertà da monitorare. Dobbiamo evitare il dilagare delle povertà in questa città. Chi sono queste persone? Parliamo di persone con un’attività economica chiusa e hanno difficoltà, parliamo di famiglie in cassa integrazione non riscossa, persone senza contratti, precari con bilanci tra entrate e uscite in negativo».

Il Fondo emergenza lavoro è nato una settimana fa con l’obbiettivo di sostenere tutte quelle famiglie che, a causa dell’attuale emergenza, si trovano in difficoltà economica principalmente per situazioni di natura lavorativa. 

Caritas si impegna a riconoscere un contributo massimo di 500 euro per 2 mesi per ciascun nucleo familiare rientrante nei requisiti specificati dal regolamento e fino ad esaurimento fondi. 

I beneficiari? Famiglie che hanno avuto una diminuzione del reddito (anche a causa della perdita del familiare che era fonte di reddito); disoccupati a causa della crisi Covid-19 (stagionali, dipendenti a tempo determinato, con contratto scaduto nel mese di febbraio 2020); lavoratori precari; lavoratori autonomi che hanno visto la riduzione o la cessazione della propria attività; lavoratori dipendenti in attesa della cassa integrazione, ancora non riscossa. 

Tra i requisiti di accesso: non avere entrate familiari superiori a 500 euro/mese a persona, disponibilità ad avviare un percorso di accompagnamento con il Centro di Ascolto.

Per donazioni a sostegno del Fondo Emergenza Lavoro: IT 59 K 08826 13300 000000108019.

© riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare