Pesaro

Pesaro capitale della Cultura 2024, sindacati e mondo economico: «Ricadute importanti sull’indotto»

Confindustria, Confesercenti, sindacati e presidente della Provincia commentano la vittoria. «Sarà un’opportunità enorme per tutti, un motore di sviluppo»

Di fronte alla commissione del Ministero della Cultura il sindaco Matteo Ricci ha aperto l’audizione pesarese (Foto ufficio stampa)

PESARO – Pesaro Capitale della Cultura 2024, per tutti una grande opportunità da un punto di vista turistico ed economico.

Ancora reazioni alla vittoria pesarese. Alessandra Baronciani, presidente di Confindustria Pesaro, sottolinea: «Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024 è un riconoscimento ai valori e alla forza di tutte le Marche. Cultura e creatività diventano reali strategie di sviluppo, che si integrano perfettamente con l’economia e la contaminano, rendono forti le nostre comunità. Non c’è economia senza una società che ha valori forti. La sfida che comincia oggi va ben oltre i confini di Pesaro e segnerà il futuro di tutte le Marche, perché ci consente di avere un’ulteriore visione di futuro, favorendo quel salto d’epoca e quel cambiamento che auspichiamo da tempo. Complimenti al sindaco Ricci, al vicesindaco Vimini, al team che ha lavorato duramente al progetto e a tutti i testimonial che lo hanno promosso con successo. Continuiamo a prenderci per mano e a collaborare insieme».

I responsabili Confesercenti di Pesaro e Urbino, il presidente Pier Stefano Fiorelli e il direttore Alessandro Ligurgo, plaudono alla vittoria di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024. «Un lavoro intenso, condiviso e partecipato, che ha unito professionalità, creatività, impegno, ascolto e lungimiranza e che ha portato ad uno splendido risultato, non solo per la città di Pesaro, ma anche per tutto il territorio regionale. Un risultato che avrà ricadute importanti sull’economia, sul turismo e sull’immagine di Pesaro e del territorio e che rappresenta il miglior biglietto da visita che potevamo sperare di avere in vista di una ripresa economica e turistica nella quale tutti confidiamo».

Un plauso che arriva anche dai sindacati Cgil, Cisl e Uil: «È molto importante non solo per la città di Pesaro ma per tutti i Comuni della nostra provincia e assume una rilevanza unica e fondamentale per tutti i settori che saranno direttamente e indirettamente coinvolti nella realizzazione di tutto il processo organizzativo che darà slancio all’intero sistema economico locale, con l’obiettivo strategico di investire sulla cultura come motore dello sviluppo. Auspichiamo che questa occasione propizia sia sfruttata per rilanciare il territorio intero delle Marche attraverso un mix di cultura e ambiente, a partire soprattutto dalle aree interne con anche la finalità di promuovere e rilanciare con forza una politica culturale per la rigenerazione dei borghi».

«Un risultato storico, ottenuto con l’importanza della progettualità e con l’intuizione di una proposta collettiva». Così il presidente della Provincia Giuseppe Paolini. «Dalla cultura è doveroso ripartire, specie in periodi di grandi complessità come quelli che stiamo vivendo su scala globale. Dai nostri territori possiamo farlo con convinzione, a maggiore ragione dopo questo riconoscimento. E’ un’operazione che dà speranza», evidenzia Paolini. Per il presidente, «il titolo prestigioso supporterà incredibilmente il turismo e sarà un’opportunità enorme per tutti. Anche per questo abbiamo sostenuto fortemente il progetto e la rete della candidatura. La vittoria premia gli sforzi messi in campo e riconosce la valenza del grande lavoro pesarese», conclude il presidente.

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