Pesaro

Caos ritmica, la fanese Zacchilli contro corrente: «Più facile puntare il dito che ammettere di non farcela»

A prendere posizione sui presunti abusi di Desio l'olimpionica ad Atene 2004, ora tecnica dell’Aurora Fano: «Non mi ritrovo in certi racconti; parliamo di una disciplina in cui ad alti livelli fisico e aspetto estetico assumono importanza primaria»

L'x olimpica Laura Zacchilli
L'x olimpica Laura Zacchilli

FANO – «Sono sconcertata ed amareggiata di fronte al quadro che si sta disegnando in questi giorni dello sport che da sempre amo». A scendere in campo stavolta è Laura Zacchilli, ex stella fanese della ritmica italiana, che ha deciso di prendere posizione in merito allo scandalo che sta investendo il Centro Tecnico Federale di Desio, dove secondo la denuncia di alcune ginnaste si perpetravano abusi e umiliazioni di tipo psicologico legate in particolare alla forma fisica delle atlete.

L’ex olimpionica, che attualmente ricopre il ruolo di tecnica nella plurititolata Aurora Fano seguendo anche diverse ragazze nel giro della nazionale azzurra, è voluta intervenire sulla spinosa vicenda sulla scorta della lunga ed intensa esperienza personale sia a livello di club che da portacolori dell’Italia.

«E’ giusto far chiarezza su questa vicenda e eventualmente prendere i dovuti provvedimenti – ha voluto commentare la Zacchilli, che in pedana con l’Aurora ha vinto ben dieci scudetti e con la selezione italiana ha partecipato da riserva alle Olimpiadi di Sidney e gareggiato a quelle di Atene – Io, però, non mi ci ritrovo proprio in certi racconti. Intanto parliamo di una disciplina in cui ad alti livelli il fisico e l’aspetto estetico assumono un’importanza primaria, per cui è normale che sia necessario osservare un rigoroso regime alimentare e che più si alza l’asticella della competizione e maggiori sono i sacrifici richiesti per raggiungere l’obiettivo sportivo».

«Io ho fatto tantissimi sacrifici – ha proseguito – ed è successo anche a me di essere ripresa, come a moltissime altre mie colleghe, ma quelle sollecitazioni non le ho mai nemmeno lontanamente percepite come vessazioni ed anzi sono state per me un ulteriore stimolo per la mia crescita umana e sportiva. Ho fatto quattro anni di ritiri a Follonica, dove mi sono preparata pure per le Olimpiadi di Sidney ed Atene, e i ricordi che conservo di quelle esperienze sono solamente positivi e li racconto col sorriso. I miei genitori li sentivo tutti i giorni al telefono e loro avevano un confronto continuo con Paola (ndr Paola Porfiri, da sempre anima dell’Aurora Fano e dal 2017 Team Manager della Sezione Ritmica della Federazione Ginnastica d’Italia), di conseguenza la situazione era assolutamente sotto controllo e non sarebbero sfuggiti a nessuno episodi spiacevoli o comunque troppo sopra le righe. A volte forse è più facile puntare il dito contro, piuttosto che compiere un passo indietro ed ammettere di non farcela».

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