Pesaro

Cantiano, il paesino dove il corso per trasportare legna coi muli fa il pieno

Dieci ragazzi e ragazze tra i 18 e 50 anni imparano a prelevare la legna, contribuiranno a ridurre il rischio idrogeologico

CANTIANO – Condurre i muli da trasporto, il corso fa il pieno. E’ quanto succede a Cantiano dove ben 10 persone hanno scelto di seguire il corso per fare di un mestiere antico il loro futuro.

Nella sede dell’Università delle XII Famiglie Originarie di Chiaserna a Cantiano, la prima lezione del corso di “Raccolta e trasporto legna con muli o cavalli” organizzato da Coldiretti, Associazione Allevatori Cavallo del Catria, Università Agraria della Popolazione di Chiaserna e Università delle XII Famiglie Originarie di Chiaserna nell’ambito del progetto “Il futuro nella tradizione: il Cavallo del Catria e trasporto della legna agli argini del Bevano”.

Sui banchi, pronti ad affrontare 24 ore di corso, siedono persone tra i 18 e i 50 anni alla ricerca di accrescere le proprie competenze professionali. Tra le materie che impareranno ci sono regolamenti e normative legate al taglio, al trasporto e alla commercializzazione della legna, le tecniche di trasporto con gli animali ed è prevista anche, per martedì 27 febbraio al Centro Ippico La Badia, dalle 9 alle 13, una prova pratica con i muli.

L’obiettivo è quello di recuperare il protagonismo degli agricoltori nella manutenzione degli ambienti naturali, in favore di un riutilizzo virtuoso delle biomasse e di contrasto al dissesto idrogeologico del territorio. Si tratta in sostanza di prelevare la legna che potrebbe accumularsi nei corsi d’acqua accrescendo il rischio di esondazione in caso di piogge torrenziali. Un progetto che trae ispirazione dalla tradizione e che, in un territorio come quello di Cantiano, si coniuga con gli allevamenti equini. Nelle terre del Cavallo del Catria, specie autoctona allevata allo stato brado, ci sono anche i muli che qui, un tempo, servivano per effettuare lavori pesanti in luoghi impervi. Dove le macchine non potevano arrivare esisteva tutto un circuito di mulattiere che ora si potranno recuperare e sfruttare anche a fini turistici.  

© riproduzione riservata