Pesaro

Candele sotto le stelle, nodo Green pass. Fdi Pesaro: «Ricci non può impedire ad altri di esercitare il lavoro»

Il sindaco ha introdotto l'obbligo di esibire la certificazione per partecipare all'evento. Sono previste postazioni per effettuare i tamponi gratis. Il partito d'opposizione Fratelli d'Italia attacca il primo cittadino

Il sindaco Matteo Ricci furioso per quanto accaduto

PESARO – Candele sotto le stelle, da Fratelli d’Italia, non solo polemiche per il Green pass, ma anche sulla somministrazione delle bevande. Il sindaco ha introdotto l’obbligo di esibire la certificazione verde per partecipare all’evento e di contro ci saranno delle postazioni per effettuare i tamponi gratuiti.

«Ha dell’Incredibile quanto disposto dal Sindaco Ricci nella sua ordinanza N°1477 del 06.08.2021 per l’evento del prossimo 10 Agosto denominato “Candele sotto le Stelle” – spiegano dal coordinamento di Fdi -. Ad una prima lettura, vediamo che in spregio a quanto previsto dal D.L. 52/2021, impone il possesso della certificazione verde da esibire su richiesta della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine, in luogo all’aperto e precisamente in spiaggia.

Ma non contento di disporre a proprio piacimento delle libertà e del principio di uguaglianza tra i propri cittadini, il sindaco decide addirittura di andare oltre e impone ai gestori dei pubblici esercizi adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande che insistono o si affacciano sulle spiagge prospicenti, Strada Marina Ardizia, Strada delle Marche (località sotto monte), Viale Trieste, Viale Parigi, Via Varsavia ( Baia Flaminia), Fiorenzuola, nonché i gestori di tutti gli stabilimenti balneari che non aderiscono alla manifestazione, di sospendere la propria attività in concomitanza allo svolgimento della manifestazione stessa (dalle ore 19:00 del 10 Agosto alle ore 02:00 dell‘11 Agosto).

Siamo arrivati davvero al delirio di onnipotenza e chiediamo con quali poteri il sindaco possa impedire ad altri di esercitare il proprio diritto al lavoro. E sulla base di quali ragioni? Di ordine pubblico? O perché hanno scelto di non aderire ad un’iniziativa promossa dal Comune? Ci domandiamo: siamo destinatari di atti di un Primo Cittadino o delle gesta di un monarca che esercita pieni poteri? Siamo molto preoccupati».

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