Pesaro

Campus Pesaro, Paolini: «Programmazione sulle scuole, ecco la verità»

Il presidente replica al gruppo La nuova Provincia: «Chiarezza su derivati, manutenzioni e ipotesi nuovo blocco»

Giuseppe Paolini

PESARO – Caso Campus scolastico, Giuseppe Paolini replica al gruppo ‘La Nuova Provincia’ dopo la finestra caduta su un alunno.
Il presidente chiarisce: «Si asserisce che la Provincia abbia acquistato ‘azioni dell’aeroporto di Rimini sull’orlo del fallimento’. Affermazione del tutto infondata e che non corrisponde a verità perché l’ente non ha mai acquistato quote dell’aeroporto di Rimini».

Ancora: «I derivati sono stati sottoscritti nel 2003 come operazione di copertura dal rischio di rialzo dei tassi di interesse. Parliamo di 22 anni fa: una delle operazioni più semplici e meno complesse, attivata all’epoca anche da ministeri e da un gran numero di enti locali in Italia. La scadenza, tra l’altro, è nel 2025. E abbiamo più volte dimostrato che se all’epoca avessimo sottoscritto mutui a tasso fisso, anziché mutui a tasso variabile con copertura dal rischio del rialzo dei tassi tramite derivati, avremmo speso molto di più. In ogni caso non c’entra nulla con le scuole».

Quanto al resto: «Non è vero che la Provincia interviene solo in caso di emergenza, perché abbiamo una programmazione pluriennale delle attività di manutenzioni in tutte le scuole superiori che è stata affidata ed eseguita regolarmente, tramite un contratto di Global Service in scadenza quest’anno (con Cpl Concordia, ndr)». Proprio nei giorni scorsi la Provincia ha annunciato una nuova gara a fine 2025, «chiedendo come priorità tassativa investimenti per il Campus di Pesaro ai soggetti interessati» e raccogliendo cinque manifestazioni d’interesse per il project financing.

Infine: «Non ho mai promesso la costruzione di una nuova scuola, come mi viene attribuito, ma ho invece parlato dell’ipotesi di realizzazione di un nuovo blocco al servizio del Campus, come unico modo per venire incontro alle esigenze di spazio degli istituti che necessitano di laboratori e aule. Eliminando in questo modo anche i container. Credo che per i ragazzi sarebbe un soluzione molto più dignitosa. Per questo abbiamo chiesto al Comune la suddivisione del comparto», conclude Paolini. La Provincia infine rende noto che «dai sopralluoghi condotti nelle scuole del Campus non sono emerse situazioni di pericolo».