Pesaro

Calcio, il Consiglio Federale vuole tornare a giocare. E ora?

La decisione presa dal Consiglio Federale ha lasciato tutti di sasso e non ha reso assolutamente contente le società interessate, Pesaro e Fano su tutte

Nel Consiglio Federale che si è tenuto qualche giorno fa è passata la linea Gravina. Quella della ripartenza di Serie A, B e C. Con tempi e modalità da definire il 28 maggio prossimo, giorno della riunione tra il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e i vertici della FIGC. In questo modo viene rigettato quanto deciso dall’assemblea della Lega Pro nel corso della videoconferenza del 7 maggio scorso. Bocciata quindi anche la decisione riguardo alle promozioni dirette delle prime tre in classifica, della quarta per merito sportivo, del blocco delle retrocessioni e dei ripescaggi dalla Serie D, con i dilettanti che vengono ufficialmente sospesi.

In casa Vis Pesaro è intervenuto direttamente il Presidente Mauro Bosco, dichiarandosi molto stupito dalla decisione che è venuta a galla nell’ultimo Consiglio. «Non ci aspettavamo una decisione del genere da parte della FIGC, totalmente in controtendenza con le esigenze che avevamo espresso noi presidenti di Lega Pro – ha detto Bosco – tutto quello che ci ha impedito di giocare prima, ce lo impedisce ancora oggi. A cominciare dai protocolli sanitari, inapplicabili nella nostra categoria, per continuare con le responsabilità dei medici. Anche loro hanno dichiarato che la ripartenza a queste condizioni è impossibile».

Sulla stessa lunghezza d’onda è il direttore generale dell’Alma Juventus Fano Simone Bernardini, che è molto amareggiato dalla decisione risultata in Consiglio. «Siamo profondamente delusi e questa è la cosa che più mi offende e che chi di dovere dovrebbe comprendere. Oggi noi come società siamo ancora più scettici sul futuro, pieni di incertezze. Sappiamo che si deve riprendere il campionato anche se la data di inizio ancora deve essere stabilita, però conosciamo la data di conclusione, ovvero il 20 agosto. Ma nel frattempo, i contratti come vengono normati? Qualcuno giuridicamente è in grado di spiegarci come fare per quelli in scadenza? – ribadisce il D.G. –
mi riservo di parlare con il Presidente Gabellini e con il responsabile sanitario dott. Sanchioni per impostare la direzione societaria ma la delusione ricevuta è grande».

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