Pesaro

Cala la produzione di olio in provincia di Pesaro, Coldiretti: «Più qualità, ora contrastare le etichette a semaforo»

Il meteo ha inciso sulla produzione nei 784 ettari della provincia e nei 18 frantoi. Di Sante: «Coltura da valorizzare»

L'olio di Cartoceto

PESARO – Cambiamenti climatici, meno olio in provincia di Pesaro. Il meteo ne ha ridotto la quantità ma ha preservato le piante dall’attacco della mosca. Il risultato è un olio extravergine di oliva dall’alto contenuto di polifenoli quello che esce quest’anno dai 18 frantoi attivi nella provincia di Pesaro Urbino, terra del Cartoceto Dop e, ovviamente, dell’altra denominazione Marche Igp.

Una produzione minore rispetto alle altre province marchigiane, circa il 12,5% dell’intera regionale, ma di altissima qualità e molto apprezzata. L’uliveto del nord delle Marche conta 784 ettari di superficie agricola. Di questi circa 80 sono compresi nel disciplinare del Cartoceto Dop, ottenuto dai frutti dell’olivo delle varietà Raggiola, Frantoio e Leccino per almeno il 70% al quale si possono aggiungere altre varietà tra cui anche Carboncella e Rosciola, specie autoctone marchigiane già fregiate del Sigillo di Campagna Amica, uno speciale riconoscimento che ha acceso i fari su quelle specie vegetali, animali o produzioni agricole abbandonate nel corso degli anni che avrebbero rischiato l’estinzione senza l’impegno degli agricoltori custodi nel loro recupero e nella vendita diretta per farli valorizzarli e farli conoscere ai consumatori.

«L’oliva, da coltura marginale deve diventare una coltura da valorizzare e tutelare attraverso fondi regionali e comunitari – commenta Tommaso Di Sante, presidente di Coldiretti Pesaro Urbino – perché l’olio è un elemento importante della Dieta Mediterranea messo oggi a rischio da prodotti esteri di dubbia qualità e, in questo periodo, anche dalle etichette a semaforo che  messa a rischio in questo periodo dalle etichette a semaforo che stiamo contrastando a livello europeo perché penalizzano l’85% del nostro agroalimentare».

Per acquistare un olio di qualità – è il consiglio di Coldiretti – occorre diffidare dei prezzi troppo bassi, guardare con più attenzione le etichette e acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100% da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove  è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive. Intanto sabato 27 novembre al Mercato di via Lombardia dalle 9.30 alle 12.30, Festa dell’Olio con Campagna Amica: ci sarà un’esposizione dei diversi oli dei produttori locali e una degustazione di olio nuovo accompagnato da pane con farine di grani antichi.

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