Pesaro

Botta e risposta tra Vitri e AST sui tempi biblici del pap-test a Fano e Urbino

Mentre a Pesaro di solito si attendono massimo 2 mesi, nei distretti di Urbino e Fano si aspetterebbe fino a 6 mesi poiché qui si è deciso di affidare le analisi all’Azienda sanitaria territoriale di Ancona

pap test
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FANO – Botta e risposta tra la consigliera regionale Micaela Vitri e l’AST Pesaro Urbino. Ad accendere il dibattito è stata la Vitri attraverso un appello all’Assessore Saltamartini nel quale ha denunciato i tempi biblici nei distretti di Fano e Urbino: «Il pap-test gratuito organizzato in 12 consultori e case della Salute l’8 marzo è stato un regalo prezioso nella Giornata internazionale della donna, ma ora occorre accelerare i tempi di risposta. Purtroppo infatti si arriva a 6 mesi nei distretti di Fano e Urbino e quindi gravemente inadeguati a garantire la prevenzione per le donne. Ora l’impegno della Regione deve essere però quello di garantire in maniera efficace e rapida anche i tempi di analisi e risposta, fondamentali per la prevenzione del tumore alla cervice uterina».

Micaela Vitri

La consigliera punta il dito su una pesante disparità nei tempi degli esiti tra le residenti nei distretti diversi: mentre a Pesaro di solito si attendono massimo 2 mesi, nei distretti di Urbino e Fano si aspetterebbe fino a 6 mesi poiché qui si è deciso di affidare le analisi all’Azienda sanitaria territoriale di Ancona. «Chiedo dunque alla Regione di sopperire a questa diseguaglianza tra le cittadine della nostra provincia – prosegue la Vitri – intervenendo al più presto per rimediare ai ritardi sugli esiti degli screening».

A gettare acqua sul fuoco e cercare di tranquillizzare le preoccupazioni della Vitri è stato il commissario straordinario dell’AST Pesaro Urbino Gilberto Gentili, in carica da poco più di un mese: «Appena insediato ho preso in mano la situazione e convocato un tavolo con i soggetti interessati – spiega Gentili -; sul tavolo sono state poste diverse soluzioni organizzative che verranno attivate in maniera flessibile, sia avendo come riferimento l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, sia ricorrendo anche ad una temporanea esternalizzazione del servizio di refertazione con privati altamente qualificati per garantire un servizio efficiente ed equo a tutte le donne della nostra provincia».

«Già dal mese di aprile – conferma e chiude il sub commissario con funzioni sanitarie Edoardo Berselli – si avvierà la refertazione esternalizzata con un rapido recupero dei campioni arretrati. Nel frattempo l’introduzione di una nuova tecnologia automatizzata per il test HPV nell’AST di Ancona andrà, nel corso del tempo, a ridurre la quantità di richieste dei pap test a favore di un esame più sensibile e specifico che garantirà tempi di risposta brevi per le prestazioni di screening».

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