Pesaro

Borgo Santa Maria, Dallasta: «Quartiere abbandonato, i cittadini considerati di serie B»

Il consigliere di Centrodestra attacca la Giunta Ricci. «Il quartiere non è una strada di passaggio, incuria e viabilità peggiorata»

PESARO – Borgo Santa Maria, il consigliere di Centrodestra Giovanni Dallasta parla di «incuria che regna ormai da anni, nel Quartiere 8, una cosa inaccettabile».

Il consigliere attacca: «Lamentai la grave problematica presente sul parapetto del ponte, molto trafficato, interno al quartiere e, malgrado la segnalazione, ad oggi nulla è stato fatto. Il quartiere è stato totalmente abbandonato, trattato come terra di confine forse confidando nella fedeltà elettorale dei suoi cittadini ma come si dice: “per niente non batte la coda nemmeno il cane».

Incuria al parco di Borgo Santa Maria

«I cittadini di Borgo non hanno avuto nulla da anni, nemmeno le normali manutenzioni ma solo promesse elettorali. La viabilità è stata rivista con una soluzione che è peggio della precedente, l’eliminazione del semaforo di fronte all’esercizio di Ovani, la realizzazione della “finta” rotatoria e la chiusura del collegamento con la Montelabbatese, hanno peggiorato la situazione costringendo, i cittadini, a giri faraonici e ai camion a fare manovre pericolose».

Per Dallasta anche i parchi del quartiere «sono abbandonati con staccionate e reti rotte, bidoni a terra, strutture di ferro fatiscenti con pezzi di ferro sporgenti e cavi elettri incustoditi, il verde totalmente incustodito con erba alta e marciapiedi rotti. Come si può pensare di tenere un quartiere per anni in questo modo, senza un progetto di riqualificazione complessivo che preveda nuovi percorsi pedonali e la riqualificazione di quelli esistenti. I cittadini per raggiungere la farmacia devono ancora attraversare il ponte passando in mezzo alla strada, come anche per recarsi ai parchi. E’ ora di finirla di considerare Borgo Santa Maria come una strada di passaggio, il quartiere ha numerosi abitanti e attività che pagano le tasse come tutti e merita di avere una sua caratterizzazione, una sua vivibilità».

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