Pesaro

Biolaboratorio sicurezza Pesaro, il Comune non vende il terreno finchè non si pronuncerà il Tar

L'assessore Pozzi ha detto che l'alienazione si perfezionerà dopo la decisione sul ricorso del comitato

Riccardo Pozzi, assessore al Fare

PESARO – Biolaboratorio di sicurezza Bls3, il Comune non vende l’area all’Istituto zooprofilattico finchè non si sarà pronunciato il Tar.

L’argomento è spinoso. Il caso ha avuto una profonda eco di polemiche con manifestazioni, ricorsi al Tar e con l’amministrazione pronta a difendersi. Il biolaboratorio sorgerà alla Torraccia dopo la vendita di un terreno comunale in via Furiassi / via grande Torino all’Istituto Zooprofilattico.

L’assessore al Fare Pozzi spiega: «Rispetto alla delibera di alienazione ci sono state delle prese di posizione da parte di comitati, che non hanno sede nella nostra città. Gli stessi hanno presentato ricorsi che, come Amministrazione, abbiamo deciso di trasporre al TAR. Perfezionando la vendita avremmo dovuto accantonare le risorse così, in accordo con l’Istituto, abbiamo deciso che andremo a concludere l’alienazione dopo che il TAR si sarà espresso». 

La consigliera Sperindei aveva presentato una mozione sull’“Alienazione di terreno edificabile in via Furiassi/via Grande Torino all’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” (IZSUM) con la quale invita il sindaco, la giunta e i consiglieri comunali (anche in seguito alla Pec inviata a febbraio a vari uffici istituzionali con cui ha “sollecitato delle verifiche sulle illegittimità ritenute presenti nella gestione dell’alienazione di questo terreno”) “ad attivare le procedure utili ad annullare gli effetti della delibera n. 234 votata dalla Giunta il 3 agosto 2022, e della Proposta di Delibera n. 151 del 22 settembre 2022 votata dal Consiglio il 24 ottobre 2022, restituendo così alla comunità pesarese i 12.230 mq di terreno della Torraccia per destinarli ad un uso adeguato alla vocazione della zona, e pacificando la popolazione consultandosi con la medesima, come previsto dall’articolo 18 dello Statuto Comunale”.

Michele Gambini sottolinea: «Non credo che la nuova sede dell’Istituto sia opportunità del secolo, né la minaccia del secolo per Pesaro. È una struttura che un ente pubblico chiede di fare e che ha suscitato paure, a mio parere largamente immotivate. Non possiamo inseguire ipotesi strampalate: abdicheremo alla nostra missione di consiglieri di fare un discernimento sulle questioni». Gambini ha ricordato che, per un’analisi più condivisa, «Ho chiesto al direttore Caputo di riportare per iscritto le dichiarazioni rilasciate in Commissione». Rispetto alle preoccupazioni idrogeologiche, «l’area è fuori dalle zone rischiose».  

Intanto il 1 maggio è prevista una manifestazione di protesta al Campo di Marte. Sono previsti arrivi da tutta Italia.

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