Pesaro

Biesse chiude il bilancio 2021 su livelli pre-Covid. Grande prudenza sul 2022

Pierre La Tour, Chief Financial Officer: «Lo scenario internazionale è caratterizzato da imprevedibili avvenimenti in grado di minare i presupposti di una ripresa ancora fragile»

Il Biesse Group Pesaro Campus

L’aumento del costo delle materie prime e la grande incertezza dei mercati finanziari legati alla guerra ucraina spingono ad un atteggiamento di grande prudenza la Biesse Group di Pesaro, multinazionale leader nella tecnologia per la lavorazione di legno, vetro, pietra, plastica e metallo, e società quotata nel segmento STAR del mercato Euronext Milan di Borsa Italiana. Nell’altalena quotidiana dei titoli che vedono la maggior parte delle società soggette agli scossoni del mercato, la Biesse lancia comunque agli investitori un buon segnale: la chiusura del bilancio 2021 su livelli pre-Covid, con ricavi per 742,2 milioni di euro, in crescita del 28,2% rispetto ai 578,79 milioni ottenuti l’anno precedente, e del +5,1% rispetto al 2019. In crescita anche l’utile netto, a 34,2 milioni di euro rispetto ai 2,56 milioni contabilizzati nel 2020. A fine 2021 la posizione finanziaria netta era positiva per 124,6 milioni di euro, rispetto ai 49,54 milioni di inizio anno.

L’entrata ordini per il Gruppo Biesse (solo macchine) nell’intero 2021 è aumentata del 61,1% rispetto al 2020 e del 41,9% rispetto al 2019. A fine 2021 il portafoglio ordini ammontava a 378,2 milioni di euro (+78,3% rispetto alla stessa data 2020 e +92,4% rispetto alla stessa data 2019). Nel solo quarto trimestre del 2021 l’entrata ordini è risultata essere maggiore sia nei confronti dello stesso periodo 2020 (38,8+%), che rispetto all’ultimo trimestre 2019 (71,1+%).

Dal punto di vista geografico le vendite sono ripartite a fine dicembre 2021 in Europa Occidentale per il 51,5% di cui Italia 19,9%, nell’Europa Orientale per il 16,1%, in Nord America per il 16,5%, in Asia Oceania per il 12,9%, e nel resto del mondo per il 3,0%. Per tipologia prevalgono sempre nettamente le vendite di macchine e sistemi (91,1%) rispetto alla meccatronica (8,9%).

Questi dati economici sono stati comunicati dal Consiglio di amministrazione, che il 14 marzo ha approvato la relazione finanziaria annuale contenente sia il bilancio consolidato 2021 del Gruppo Biesse che il progetto di bilancio di Biesse S.p.A. relativo all’esercizio chiusosi il 31.12.2021. In questa seduta, il cda ha proposto un dividendo 2022 (relativo all’esercizio 2021) pari a 0,642 euro per azione. Lo stacco della cedola è fissata al 23 maggio 2022, mentre la messa in pagamento al 25 maggio.

Pierre La Tour, Chief Financial Officer di Biesse Group

«Quanto è avvenuto nell’ultimo trimestre dello scorso anno – ha commentato Pierre La Tour, Chief Financial Officer di Biesse Group – è la conferma del sentiment positivo che ha caratterizzato l’intero 2021. I risultati approvati testimoniano come Biesse abbia beneficiato appieno della domanda mondiale di beni strumentali chiudendo il 2021 con volumi superiori a quelli del periodo pre-pandemia. Sebbene questo rappresenti di per sé una solida base di partenza, è quantomai necessario per il futuro adottare un profilo prudente; lo scenario internazionale è caratterizzato da imprevedibili avvenimenti in grado di minare i presupposti di una ripresa ancora fragile. In tale contesto le prospettive positive che ci riguardano vanno riequilibrate alla luce degli effetti derivanti dall’instabilità geopolitica internazionale».

Per Pierre La Tour, «dal punto di vista del business, il 2022 è iniziato in linea con gli ultimi mesi dell’anno precedente, ma il proseguo dell’esercizio in corso dovrà essere valutato alla luce del cambiamento della politica monetaria in America ed in Europa (rialzo dei tassi di interesse), così come sarà importante capire il destino degli incentivi economici a suo tempo approvati. Il portafoglio ordini di Gruppo a fine 2021 è sensibilmente aumentato rispetto agli anni precedenti, ma persistono – e non si vedono soluzioni a breve – le criticità per le spedizioni dei prodotti e le difficoltà ad ottenere un sourcing stabile. La dinamica dei costi legati alla logistica ed alla produzione rappresenta una concreta minaccia per la redditività, essendo impossibile evitare gli effetti negativi derivanti dagli incrementi annunciati per le principali materie prime, i trasporti e l’energia. Non potendo agire su tali fattori inflazionistici, per lo più esogeni al Gruppo, perseguiremo la ricerca dell’efficienza all’interno della nostra struttura».

«La strada che Biesse ha intrapreso è quella di completare l’evoluzione organizzativa e tecnologica in linea con le direttrici del Piano Industriale di Gruppo approvato lo scorso luglio. Continueremo a promuovere l’innovazione e la ricerca convinti che queste siano due caratteristiche strategiche ed imprescindibili per uno sviluppo sostenibile. La positiva situazione di cassa sarà un elemento importante per sostenere la nostra volontà di crescita organica e per linee esterne», conclude il CFO di Biesse Group.

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