Pesaro

Pesaro, mammografo dopo sei anni. Mattioli (Pd) spegne le polemiche: «Finalmente una risposta per le donne»

Era stato richiesto già nel 2018 dai consiglieri Pd. «Ci sono stati ritardi dovuti al Pnrr. Ora cure alla portata di tutte»

PESARO – Il mammografo di ultima generazione finalmente è stato installato nel distretto sanitario di via Nanterre, a Pesaro, se ne parla dal 2018 e dopo vari ritardi anche la consigliera Anna Maria Mattioli plaude all’evento.

«Il 6 gennaio 2024 arriverà il nuovo mammografo in via Nanterre – aveva rassicurata me e tutte le donne pesaresi nell’ultima seduta consiliare monotematica sulla sanità, l’assessore regionale alla salute Filippo Saltamartini – Dopo i miei continui solleciti e mozioni per ridare al centro senologico di via Nanterre uno strumento di ultima generazione per la prevenzione e la diagnosi del tumore mammario».

Anna Maria Mattioli (Pd)
Anna Maria Mattioli (Pd)

Soddisfatta, nonostante i tempi ancora allungati di 2 mesi, la capogruppo PD Anna Maria Mattioli, paladina e portavoce di tutte le donne pesaresi che chiedevano l’ammodernamento del mammografo con tomosintesi 3D di ultima generazione.

«La notizia che da anni attendevamo è finalmente arrivata, ho compreso e approvato anche con una mozione consiliare ad hoc che per economia di bilancio venisse inserito tra le strumentazioni acquistate con i fondi PNRR, anche se questo ha comportato l’attesa di altri 2 anni per usufruire di una rinnovata apparecchiatura tecnologica di alta risoluzione e di capacità diagnostiche elevatissime. Il mammografo di via Nanterre è stato installato e dal 12 marzo, finalmente, ripartiranno le sedute di screening e quelle cliniche nel distretto di Pesaro. Il mio ringraziamento va in primis ai consiglieri comunali PD che nel 2018 si fecero promotori con una mozione per chiedere l’acquisto di un mammografo con tomosintesi 3D di ultima generazione, al Sindaco Ricci e al dr. Magnoni che ci hanno sempre ascoltati, alle Dr.sse Storti e Esposto che non si sono mai risparmiate nel tenermi al corrente sull’evolversi dell’iter tutt’altro che semplice di questo mammografo, che tante donne mi sollecitavano per poter accedere a cure gratuite o col pagamento di un ticket, senza dover obbligatoriamente ricorrere a cure di strutture private con strumentazioni più all’ avanguardia.

Un esempio di buona sintesi tra politica e istituzioni a tutela del benessere delle donne che hanno pieno diritto ad accedere, tramite il SSN, alle cure gratuite e alla portata di tutte».

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