Pesaro

Pesaro: area di servizio Metauro Ovest, altro sciopero per le ferie e il contratto integrativo

Dopo lo sciopero dello scorso 2 luglio, le lavoratrici ed i lavoratori di Sarni Maglione srl hanno incrociato le braccia dalle 12 alle 15. I sindacati: «Così si scarica il costo del lavoro sulle maestranze per aumentare i profitti»

Lo sciopero

MAROTTA – Area di servizio Metauro Ovest, altro sciopero. Venerdì 9 luglio, dopo lo sciopero dello scorso 2 luglio, le lavoratrici ed i lavoratori di Sarni Maglione srl unità distributiva Metauro ovest, hanno incrociato le braccia dalle 12 alle 15.

I sindacati di categoria Filcams-Cgil- Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil  provinciali fanno sapere: «Le azioni di lotta muovono dalle innumerevoli mancanze dell’azienda, e sono conseguenti ad un atteggiamento di totale chiusura nei confronti delle richieste delle maestranze,  che viola nella sostanza l’esercizio di diritti imprescindibili.

Facciamo notare che l’azienda lo scorso dicembre 2020 nel passaggio da Gustofast a Maglione, ha deciso unilateralmente, di non riconoscere ai lavoratori  il contratto integrativo aziendale in essere  generando così un consistente arretramento delle condizioni economiche e normative delle maestranze.

Inoltre, Sarni Maglione ha comunicato la volontà di limitare le ferie, privando del meritato e fisiologico riposo lavoratrici e lavoratori da subito e sempre in prima linea nel corso di oltre un anno  di emergenza sanitaria garantendo un presidio fondamentale nelle tratte autostradali.

Va aggiunto che l’azienda non ha neppure riconosciuto ai lavoratori, in seno all’emergenza, l’anticipo degli ammortizzatori sociali aggravando così la loro condizione economica. Sarni Maglione sta utilizzando purtroppo, modalità tra le più becere scaricando sulle maestranze le proprie inefficienze organizzative al solo scopo  di aumentare il  profitto. Siamo in lotta per garantire la qualità del lavoro e del servizio alla clientela».

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