Pesaro

Antenna 5G a Soria, l’assessore Morotti chiarisce: «Campo elettromagnetico entro i limiti di attenzione»

L'assessore all'Ambiente del Comune di Pesaro ne ha parlato in Consiglio: «Si rispettano i criteri e i valori di attenzione. Arpam misurerà». Redaelli: «Spostarla»

L'assessore all'Ambiente Heidi Morotti

PESARO – Antenne 5G, il tema è stato affrontato in Consiglio Comunale durante la discussione dell’interrogazione “Antenna Soria” presentata dai consiglieri Michele Redaelli, Daniele Malandrino, Roberto Biagiotti, Giovanni Dallasta, Dario Andreolli, Giulia Marchionni ed Emanuele Gambini a cui ha risposto l’assessora Morotti.

Un tema salito alla ribalta per la notizia dell’installazione dell’antenna da 30 metri a Soria, cosa che ha generato le polemiche dell’opposizione e le proteste di cittadini e ambientalisti.

Sulla delibera oggetto dell’interrogazione, ha precisato Morotti che il procedimento fa parte di «di programmazione a monte relativa al “Piano dei siti idonei della telefonia mobile” aggiornato con Deliberazione della Giunta 68 del 2 aprile 2019 la cui documentazione è reperibile sul sito del Comune». Poi ha detto: «L’Ufficio Ambiente, prima di procedere all’aggiornamento del Piano dei Siti Idonei per la Telefonia Mobile ed alla sua approvazione, ha indetto un incontro a cui sono stati invitati i rappresentanti delle compagnie telefoniche concessionarie, l’Arpam e i Quartieri. Agli stessi è stata portata in visione la documentazione tecnica dello studio di ARPAM sull’aggiornamento dei siti idonei».

Dunque, «In sede di procedimento SUAP è stata dimostrata dal Gestore la conformità dell’impianto ai criteri individuati nel Piano dei siti idonei della telefonia mobile» ha aggiunto rimandando al documento Iliad dal quale emerge che “Il campo elettrico generato dall’impianto […] rispetta i criteri adottati dal piano di rete per la telefonia mobile del Comune di Pesaro”.

«Il sito individuato risulta essere compatibile con il rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità e conforme con il rispetto dei divieti di installazione». E ancora, «l’Amministrazione Comunale si avvale di Arpam per la misurazione dei livelli di esposizione ai campi elettromagnetici prodotti dagli impianti radioelettrici installati. Le verifiche della stessa avverranno anche a seguito dell’attivazione e in fase di esercizio».

Morotti ha aggiunto che «sì, è ammesso che sulla stessa “towering” vengano ospitati più gestori di telefonia, come previsto dal Piano delle antenne e dal Regolamento comunale sull’OSP e Canone Unico» e che l’impianto in oggetto ricade «su un’area bianca nella quale, salvo eventuali deroghe al Piano, è prevista l’installazione di non più di due gestori».

«L’accorpamento degli impianti su strutture di supporto comuni o all’interno di siti comuni è favorito, qualora comporti una razionalizzazione della distribuzione degli impianti ed una migliore tutela ambientale e sanitaria della popolazione». L’assessora alla Sostenibilità ha concluso ricordando che «L’ammontare del canone viene determinato dall’Ufficio Tributi che applica e riscuote il canone tramite ICA. La concessione per l’occupazione del suolo e del sottosuolo è soggetta al versamento del canone di concessione previsto dalla legge 160/2019 e è quantificato in 800 euro». 

Redaelli: «Sarebbe stato utile da parte dell’Amministrazione, informare della scelta per lo meno il Quartiere». E ancora, «la localizzazione dell’antenna è spiacevole, ci domandiamo se è possibile sportarla». 

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