Pesaro

Alluvione, lavori per 5 milioni di euro per il ripristino dell’acquedotto e fognature nei Comuni pesaresi

Marche Multiservizi pronta ad avviare lavori a Cagli, Cantiano, Frontone, Pergola e Serra Sant’Abbondio

I danni a Cantiano

CANTIANO – Finalmente il Mef ha accreditato alla Regione Marche i primi 96,7 milioni di euro dei 400 che il Governo ha destinato a copertura dei danni dell’alluvione del 15 settembre 2022 nelle provincie di Pesaro Urbino e Ancona.

Marche Multiservizi ha accolto con soddisfazione le dichiarazioni del presidente della Regione Francesco Acquaroli che ha individuato come priorità d’intervento il ripristino delle reti acquedottistiche, delle fognature e dei depuratori, quale elemento indispensabile per il rilancio del territorio interessato all’alluvione.

Come già evidenziato in più occasioni, le infrastrutture devastate dall’alluvione nel territorio gestito da Marche Multiservizi hanno subito danni per oltre 40 milioni di euro. Il loro ripristino è urgente e indispensabile per prevenire criticità nella distribuzione dell’acqua potabile e soprattutto per gli aspetti igienico sanitari causati dalla distruzione di parte delle reti fognarie e di depuratori.

Con il vice-commissario per l’emergenza alluvione, Stefano Babini, si è deciso di partire con la prima tranche di interventi che possono rientrare nella somma urgenza, e quindi con una rapida esecuzione, il cui valore è di circa 5.148.000 milioni di euro.

Questi interventi saranno realizzati nei comuni di Cagli, Cantiano, Frontone, Pergola e Serra Sant’Abbondio e riguardano tratti di condotte idriche, serbatoi, fognature e depuratori che saranno in grado di dare già un piccolo sollievo ad alcune parti del territorio danneggiato.

La documentazione relativa ai progetti e agli aspetti tecnici verrà inviata immediatamente all’AATO Marche Nord Pesaro Urbino, che è il soggetto attuatore nominato dalla Regione Marche, per l’avvio del percorso autorizzativo che auspichiamo sia il più veloce e rapido possibile affinché si possano avviare le operazioni di ripristino e rifacimento delle parti danneggiate.

L’eccezionalità della situazione richiede, quindi, la massima e fattiva cooperazione di tutti i soggetti coinvolti ed interessati all’iter autorizzativo. L’arrivo dei fondi consente così di partire nel dare un fattivo contributo alla collettività, alla popolazione e alle imprese di un territorio fortemente colpito e che ora versa in gravi condizioni.

L’Azienda ha già avviato le fasi progettuali degli interventi definitivi e strutturali delle opere da ricostruire, prevedendo costruzioni diverse rispetto al passato: un esempio per tutti sono i collettori posati nell’alveo del fiume che saranno doverosamente spostati nelle sedi stradali, rendendoli più sicuri e non soggetti alle esondazioni del fiume.

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