Pesaro

La aggrediscono perché lesbica, Arcigay Agorà Pesaro e Agedo: «Un genitore accoglie, non colpisce»

L'intervento delle due associazione dopo l'episodio che ha visto padre e madre attendere la figlia e la fidanzata per picchiarla e insultarla

PESARO – Ragazza aggredita dai genitori perché lesbica, Arcigay Agorà Pesaro-Urbino e di Agedo Marche esprimono «tutta la solidarietà e la volontà di dare supporto possibili, nei confronti della ragazza. Abbiamo appreso dai giornali che un portiere di un hotel e i vostri amici prontamente vi hanno aiutate e questo ci rincuora – spiegano Giacomo Galeotti Presidente Arcigay Agorà Pesaro-Urbino e Maria Cristina Mochi Presidente Agedo Marche -.

Sappiate che tante altre persone rimangono a vostra disposizione e che le nostre associazioni sono anche casa vostra. Ci rammarichiamo del fatto che esistano ancora dei genitori che pensano i figli e figlie come delle proprietà su cui esercitare potere, come delle estensioni delle proprie speranze e obiettivi: i figli non ci appartengono. Ci spiace che ci sono ancora genitori che danno per scontata l’eterosessualità dei figli e delle figlie. Ci ferisce sapere che ci sono genitori che pensano di avere il diritto di usare violenza verbale. Un genitore accoglie, non colpisce, anche quando non capisce. Essere parte della comunità LGBTQIA+ é una normale variante dell’essere umano. Agedo si batte da anni per fare dialogare genitori di persone LGBTQIA+ con figli e figlie. Arcigay si batte da anni per dare loro un’altra famiglia se necessario: quella che ti scegli. Rimaniamo a disposizione per ogni vittima di violenza, con tutti i mezzi che abbiamo. Potete contattarci su Facebook, Instagram o via mail pesaro@arcigay.it»

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