Pesaro

Aggressione a Pesaro, Mattioli: «Violenza sulle donne: la prevenzione inizia a scuola»

La consigliera della commissione Donne Elette interviene sul caso degli studenti che hanno difeso una signora dal marito

PESARO – Aggredita dal marito e difesa dagli studenti del Mamiani, sul caso interviene Anna Maria Mattioli della Commissione Donne Elette.

«La scuola è uno dei luoghi privilegiati dal quale possono nascere progetti a lungo termine in quanto la violenza contro le donne non è solo un fenomeno di natura episodica né emergenziale, è un problema strutturale e va quindi trattato e affrontato con una particolare cura soprattutto partendo dai più giovani.
I progetti “Educazione ai sentimenti” “Gestione dei conflitti” “Lotta all’odio” sono alcuni dei temi inseriti nelle programmazioni didattiche per gli studenti adolescenti degli istituti scolastici pesaresi, in collaborazione e col prezioso aiuto delle volontarie dell’Associazione “Percorso Donna” che con professionalità dialogano e interagiscono con gli studenti. Un impegno sociale che ha avuto inizio con le assessore Giuliana Ceccarelli e Sara Mengucci e oggi
prosegue con la Commissione e l’assessorato alle pari opportunità in delega all’assessora Camilla Murgia».

Mattioli parla di un «forte investimento da parte di questa amministrazione che ha sempre riconosciuto tema prioritario la salvaguardia delle donne vittime di maltrattamenti, avendo aperto ormai da tanti anni, un importante Centro Antiviolenza in continuo contatto con la rete di protezione costituita da tutte le figure istituzionali di salvaguardia delle donne e aver destinato risorse a progetti per il reinserimento sociale.
Il gesto spontaneo, quanto significativo compiuto da questi ragazzi, li porterà ad interrogarsi sui motivi che portano le divergenze di coppia a confluire in violenza quasi sempre a danno delle donne e a riflettere sulla propria capacità di esser stati tempestivi e altruisti, frutto sicuramente di un percorso educativo scuola-famiglia, che ci fa ben sperare per continuare ad investire culturalmente sui percorsi formativi dedicati ai più giovani».

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