Pesaro

Aggressione al parco Miralfiore, Centrodestra Pesaro: «Il Comune attivi una vigilanza fissa»

Dopo l'episodio della 20enne picchiata per un debito di droga, l'opposizione attacca: «Contesto preoccupante, si intervenga»

Il parco Miralfiore

PESARO – Aggressione al Miralfiore, con una nota i consiglieri comunali di Lega, Prima c’è Pesaro, Forza italia, Fratelli d’Italia e del Gruppo Misto intervengono sulla sicurezza.

Il fatto riguarda la ragazza di 20 anni picchiata da un 40enne probabilmente per debiti di droga nei giorni scorsi.

«Mentre la Giunta pesarese è impegnata a litigare tra assessori sulla gestione del Parco, continuano a susseguirsi gravi fatti di cronaca che allontanano i cittadini dal parco e preoccupano coloro che lo frequentano. Occorre fare chiarezza sull’ultimo grave episodio, che si inserisce in un contesto preoccupante che caratterizza da troppo tempo il Parco Miralfiore. Da anni il centrodestra punta i riflettori continuamente sulla scarsa sicurezza che gravita attorno alla Stazione e che coinvolge la zona del sottopasso dei Cappuccini e del Parco Miralfiore, chiedendo di riqualificare urbanisticamente l’area e di intensificare i controlli per impedire la fruizione da parte di chi da anni lo usa per lo spaccio e per delinquere. Nonostante il grande lavoro svolto negli ultimi mesi dalle forze dell’ordine che ha portato a numerosi arresti, purtroppo sono ancora costanti le segnalazioni di situazioni pericolose e di utilizzo del parco come luogo di spaccio. Questi episodi rischiano di vanificare gli sforzi fatti e rappresentano un campanello di allarme». 

Per l’opposizione: «La Giunta deve intervenire repentinamente lavorando in una direzione chiara per la sicurezza, in primo luogo evitando di polemizzare tra assessori sulla gestione del Parco come abbiamo assistito proprio in queste settimane. Chiediamo che l’amministrazione si attivi al fine di prevedere un presidio fisso di vigilanza e controllo all’interno del parco magari anche facendosi coadiuvare da agenti della polizia locale o delle forze dell’ordine in pensione replicando esperienze positive già attive in altre città italiane. La sicurezza dei cittadini e delle famiglie pesaresi non può attendere e questi episodi non possono essere minimizzati».

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