Pesaro

A Fano un’opera per ricordare l’elefantessa uccisa nella giornata mondiale dell’ambiente

Il sindaco Seri: «Cogliamo l’occasione per lanciare un invito per la creazione di un murales che sia di monito e diventi un simbolo della città contro ogni violenza e maltrattamento nei confronti degli animali»

Una delle tante opere dedicate all'elefantessa e condivise dal Sindaco di Fano Seri sui social
Una delle tante opere dedicate all'elefantessa e condivise dal Sindaco di Fano Seri sui social

FANO – Continua a propagarsi e a scatenare indignazione la notizia dell’ elefantessa uccisa barbaramente in India, tanto da voler essere ricordata anche dall’amministrazione fanese che ha proposto in queste ore di dedicarle un murales. I fatti risalgono allo scorso 23 maggio e si sono consumati nello stato del Kerala.

Un’elefantessa incinta è morta dopo aver ingerito un ananas imbottito di petardi. Le strazianti immagini dell’animale in fin di vita che cerca sollievo in un fiume sono state postate da un ufficiale forestale che ha partecipato ai tentativi di soccorso, ed hanno fatto il giro del mondo. «Scusa sorella – ha scritto su Facebook Mohan Krishnan, l’agente che ha assistito alla morte dell’elefante e scattato le foto -. Con la bocca e la lingua distrutte dall’esplosione, camminava affamata senza riuscire a mangiare. Ma forse deve essere stata più preoccupata per la salute del cucciolo dentro di sé che per la sua fame».

Durissima la reazione su scala mondiale ed anche il governo indiano ha preso subito le distanze dal deplorevole gesto; al riguardo, il Ministro dell’Ambiente indiano Prakash Javadekar aveva detto tramite i social: «Non lasceremo nulla di intentato per indagare correttamente e catturare i colpevoli – ha aggiunto -. Dare da mangiare petardi e uccidere non rientra nella cultura indiana». Un fatto cruento, che colpisce per malvagità e premeditazione, ma certo non isolato: in India gli episodi di conflitto tra uomo e animale non sono rari poiché gli elefanti si avvicinano spesso agli insediamenti umani a caccia di cibo.

L’accaduto ha avuto una eco impressionate che ha toccato anche il Sindaco Seri e l’amministrazione della Città della Fortuna:«La notizia della povera elefantessa uccisa barbaramente fa male. Fa male proprio perché siamo esseri umani e dovremmo capire il significato della sofferenza. Insieme al consigliere Edoardo Carboni non vogliamo rimanere indifferenti di fronte alla barbarie di cui l’uomo può macchiarsi, per questo abbiamo deciso di lanciare l’iniziativa per ideare un murales contro la violenza sugli animali».

Prosegue il Primo cittadino: «Le immagini atroci che ci arrivano dal nord dell’India della morte dell’elefante incinta ci impongono ancora una volta una profonda riflessione sulle tante atrocità perpetrate nei confronti degli animali da parte dell’uomo. Per una città come la nostra, che ha abbracciato negli ultimi anni politiche ambientali e di attenzione profonda all’ambiente, queste immagini e il tema che sollevano devono diventare uno spunto di riflessione ulteriore che ci impone di dare segnali importanti contro qualsiasi forma di crudeltà nei confronti degli animali, una delle pratiche che più mette in dubbio la nostra umanità».

E conclude: «Cogliamo l’occasione per lanciare un invito, agli artisti che vorranno realizzarlo, per la creazione di un murales che rappresenti l’elefantessa ed il suo piccolo, che sia di monito e diventi un simbolo della città contro ogni violenza e maltrattamento nei confronti degli animali, per una Fano che difende e tutela ogni forma di vita del pianeta».

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