Osimo

Walid Cheddira nella Top 11 juniores nazionale

Il giovane del Loreto calcio è loretano doc con genitori di origine marocchina. Ha partecipato a Coverciano all'amichevole tra la nazionale under 18 Lnd e la Top 11 juniores. «Ho giocato un tempo, il primo e ho segnato due gol. Non poteva andare meglio. Uno su azione, l'altro su calcio di rigore», racconta

Walid Cheddira, da Loreto ai Mondiali col Marocco

LORETO – Un giovane loretano alla ribalta nazionale. È Walid Cheddira, loretano doc, genitori di origine marocchina. Ieri ha partecipato a Coverciano all’amichevole tra la nazionale under 18 Lnd e la Top 11 juniores. Il giovane del Loreto calcio è stato convocato nella Top 11 juniores nazionale under 18 dopo essere stato protagonista nelle scorse settimane nel Trofeo delle Regioni disputato in Trentino.

«Davvero una bella soddisfazione – racconta Cheddira, classe 1998, sul treno di ritorno da Coverciano dove ha disputato la partita amichevole». Soddisfazione con annessa doppietta. «Ho giocato un tempo, il primo, e ho segnato due gol. Non poteva andare meglio. Uno su azione, l’altro su calcio di rigore».

Nella ripresa poi girandola di sostituzioni, con la Top 11 juniores sconfitta per 3-2. Per Cheddira una stagione sopra le righe. Ha realizzato in Eccellenza, con la maglia loretana, ben 8 otto gol compreso quello segnato nel playoff contro il Gallo Colbordolo. «Ho finito bene dopo aver iniziale male. Saltando i primi tre mesi per un infortunio al piede. Ho ricominciato e all’esordio sono andato subito a segno».

Playoff finiti male però per il Loreto nel pantano di Cerreto, nella finale regionale contro il Fabriano Cerreto. «Dispiace. Di quel giorno è rimasta solo la delusione. Avevamo preparato tutta un’altra partita e su quel campo era davvero difficile esprimersi bene. Ci abbiamo provato fino al’ultimo, ma è andata male».

Al pallone ora gli da del tu, ma da piccolino… «Il calcio è una passione di famiglia. È la mia grande passione. Da piccolo però non era proprio così. Perché mio padre mi racconta sempre che quando mi comprò il primo pallone mi misi a piangere. Ero terrorizzato».

È cresciuto il piccolo Cheddira. Tifa Inter e in futuro sogna di approdare in palcoscenici importanti. «Il prossimo anno? Non lo so. Dovessi rimanere ancora a Loreto darò tutto come sempre per questa maglia», chiude il giocatore gialloverde cresciuto nel settore giovanile gialloverde che è il fiore all’occhiello della società del presidente Andrea Capodaglio.

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