Osimo

Lardini, Feliziani. «Giocare in A1, il sogno da bambina»

Ormai si contano le ore per l'esordio della squadra filottranese nel massimo campionato. Domenica al PalaBaldinelli scenderà Pesaro. Le impressioni del libero filottranese che dall'età di 8 anni veste la casacca rosanero

Federica Feliziani
Federica Feliziani

FILOTTRANO – Un esordio nell’esordio per Federica Feliziani e la Lardini Filottrano. Entrambe saranno domenica, al PalaBaldinelli, al debutto nel campionato di A1. Emozione e tanta che sale di ora in ora con l’avvicinarsi della prima giornata di campionato. Fischio d’inizio alle ore 17. Nel palas osimano scenderà Pesaro nella partita più sentita della stagione.

«Sarà un esordio per tutti, emozionante, perché ci troviamo a vivere per la prima volta un palcoscenico per noi sconosciuto e di grande livello – le parole del libero filottranese, classe 1983 -. Dovremo in ogni partita scendere in campo dando il massimo. E allora una volta iniziato il match l’emozione però dovrà essere messa da parte».

Anche perché il livello dell’A1 è alquanto alto.
«Nelle amichevoli fin qui disputate abbiamo visto com’è diversa rispetto all’anno scorso la velocità della palla. Oltre alle caratteristiche importanti delle giocatrici».

Una Feliziani che è la bandiera indiscussa di Filottrano. Dalla serie D all’A1, in rosanero dall’età di 8 anni.
«Sono stata abituata strada facendo a mettermi alla prova. Un passo alla volta alzando stagione dopo stagione l’asticella. Quest’anno bisognerà fare un altro passo avanti. Timori? No, sono una persona positiva e non parto sicuramente per vinta».

Soprattutto dopo la stagione passata. Da dieci e lode. «Un’annata fenomenale che capita poche volte. È andato tutto bene. Anch’io sono riuscita a dare il meglio. Di sicuro quest’anno non potremo rivivere quelle emozioni, ma vogliamo far bene. Stiamo lavorando tanto in palestra e abbiamo iniziato molto presto la preparazione per farci trovare pronte».

Con un coach, Beltrami, che punta molto sulla difesa.
«Uno a cui piace tanto lavorare, come del resto eravamo abituate l’anno passato. La sua richiesta è alta, un allenatore preparato ed esperto. Far bene la fase difensiva è fondamentale. Non esiste lasciar cadere un pallone senza provarci».

Soprattutto domenica nel derbyssimo contro Pesaro. «L’abbiamo già affrontata domenica, nel torneo di Scandicci. Abbiamo vinto, ma è un risultato non attendibile. Solo dopodomani si comincerà a fare sul serio. E l’approccio deve essere subito quello giusto».

Per un esordio storico.
«Giocare in A1 era il sogno da bambina. Solo qualche anno fa non era pronosticabile. L’abbiamo raggiunto anche grazie all’apporto dei tifosi. Abbiamo una curva che merita il palcoscenico della massima serie. I tifosi sono già pronti per questa categoria. Dovremo esserlo anche noi».

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