Osimo

Vertenza Enedo, siglato l’accordo: stop ai licenziamenti, via alla cassa integrazione

Proprio oggi c’è stata la ratifica ufficiale da parte dei dipendenti, nel corso dell'assemblea sindacale nell’azienda di Osimo della multinazionale metalmeccanica svedese proprietaria della Enedo

OSIMO – È stato siglata l’ipotesi di accordo per la vertenza Enedo e proprio oggi, 3 dicembre, c’è stata la ratifica ufficiale da parte dei dipendenti nel corso dell’assemblea sindacale nell’azienda di Osimo della multinazionale metalmeccanica svedese proprietaria della Enedo. La stessa aveva manifestato difficoltà relative alla mancanza di indotto che però, secondo sindacati e lavoratori, sarebbero imputabili al solo sito tunisino dell’azienda e non a quello osimano che invece fungerebbe da traino con il suo know-how.

Cronostoria della vicenda

Era il 20 ottobre scorso quando operai e sindacati sono scesi in sciopero per otto ore con presidio davanti ai cancelli della sede di San Biagio. Durante un incontro sindacale qualche giorno prima, la proprietà aveva infatti annunciato la procedura di mobilità per tagliare quasi la metà del personale, 35 dipendenti su 85, tutti tra i 45 e 50 anni. Sarebbe scattata il 28 dicembre. Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno chiesto subito il ritiro della procedura e l’avvio di un tavolo di trattativa. A portare la solidarietà delle istituzioni il sindaco Simone Pugnaloni che ha preso immediatamente contatti con l’assessore regionale con delega al Lavoro Stefano Aguzzi.

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Da quel momento si sono susseguiti almeno quattro vertice in Confindustria tra l’azienda e le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, rappresentata da Sara Galassi, Luigi Imperiale per Fim Cisl e Boris Basti della Uilm Uil, e altrettante assemblee con i lavoratori per scongiurare il peggio. Diverse le fumate “grigie” fino a che, una settimana fa, c’è stata l’apertura da parte dell’azienda.

L’accordo

L’ipotesi di accordo è stato appunto firmato poi ieri, 2 dicembre, prevede la chiusura della procedura di mobilità, quindi niente licenziamenti il 28 dicembre come annunciato all’inizio della vertenza per 35 dipendenti sui circa 80, e ci sarà il ricorso per un anno alla cassa integrazione. In questo lasso di tempo Enedo non potrà comunque procedere ad alcun licenziamento coatto. Sono previsti invece incentivi alla mobilità su corrispettivi mensili a seconda dell’anzianità di servizio, validi per un anno. L’obiettivo dell’azienda è 17 fuoriuscite volontarie, più quattro ricollocati in altre aziende che dovranno decidere se accettare o meno. Stamattina, 3 dicembre, l’assemblea dei lavoratori ha votato all’unanimità. «Il nostro obiettivo è invece che non ci sia più bisogno di fuoriuscite. Il primo obiettivo è stato raggiunto perché l’azienda non potrà licenziare a fine anno e in tutto l’anno dell’utilizzo ammortizzatori sociali – commentano rsu e rappresentanti dei sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm -. Rimaniamo preoccupati sulla riorganizzazione e ristrutturazione aziendale che monitoreremo costantemente, esattamente ogni tre mesi. Abbiamo, infatti, fatto inserire questa tempistica per incontrarci e conoscere le azioni per il rilancio del sito e, quindi, la conferma che la proprietà voglia restare, nel lungo periodo, ad Osimo». I sindacati hanno fatto inserire nell’accordo che ogni tre mesi si incontreranno con l’azienda per monitorare l’andamento e tutte le azioni necessarie per mantenere il sito a Osimo.

La vertenza dal ministero del Lavoro

La vertenza è approdata anche sul tavolo del ministro del Lavoro Andrea Orlando. I deputati Jessica Costanzo (Misto-L’alternativa c’è) e Flora Frate (Misto), assieme al collega marchigiano Paolo Giuliodori (Misto-L’alternativa c’è), hanno presentato un’interrogazione dove hanno ripercorso le tappe della vicenda: «Anche in considerazione del fatto che le Marche sono interessate da numerose vertenze sindacali in questa fase, tra cui Elica e iGuzzini, abbiamo chiesto al Ministro quali iniziative di competenza intenda intraprendere per contrastare la crisi occupazionale causata dalle vertenze industriali, ormai sempre più diffuse come quella di Enedo ed Elica».

Il commento dei sindacati

«Continueremo a monitorare l’andamento aziendale attraverso incontri che si terranno ogni tre mesi con l’obiettivo di far sì che l’azienda resti sul territorio rafforzandosi e diventando una realtà industriale sempre più importante», dicono i sindacati. «Questa mattina, noi di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil abbiamo svolto l’assemblea presso il gruppo Enedo illustrando i contenuti dell’intesa raggiunta. Ovvero: nessun licenziamento coatto, utilizzo della cassa integrazione e uscite esclusivamente volontarie e incentivate».

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