Osimo

Valmusone: prime classi in quarantena. Finisce in consiglio il caso del bambino lasciato a piedi dallo scuolabus

La scuola è ricominciata da pochi giorni e già scoppiano le prime “grane” per alcuni Comuni della Valmusone. Un caso positivo alla materna "Gigli" di Loreto e disagi per un bambino autistico a Osimo

Gli scuolabus di Osimo
Gli scuolabus di Osimo

VALMUSONE – La scuola è ricominciata da pochi giorni e già scoppiano le prime “grane” per alcuni Comuni della Valmusone. Un bambino positivo al Covid ha fatto scattare la quarantena alla scuola materna di Filottrano. Una classe, a poche ore dallo squillo della prima campanella dell’anno scolastico, è già in quarantena. È scattato subito il piano che prevede il tracciamento di tutti i ragazzi ritenuti a rischio contagio. Il focolaio è divampato in queste ore e le famiglie sono state avvisate ieri (27 settembre). Diversi nuclei familiari quindi si trovano in isolamento domiciliare e saranno sottoposti a tampone. È poi lo stesso sindaco di Loreto Moreno Pieroni a confermare che è stato segnalato un caso positivo alla materna “Gigli”: «La scuola dell’istituto comprensivo “Solari” è chiusa per verificare le iniziative da intraprendere. Tutto pur di garantire la sicurezza per ragazzi e famiglie», ha detto. Tutti i protocolli adottati nelle scuole sono molto rigidi con il personale scolastico in prima linea a farli rispettare ma spesso qualcosa sfugge al controllo.

Contagi e camper vaccinale in Valmusone

La città dei senza testa conta in queste ore 42 positivi e 102 persone in quarantena mentre la vicina Castelfidardo 20 positivi e 38 in isolamento. Torna forte più che mai in queste ore l’appello alla vaccinazione: giovedì (30 settembre) torna il camper vaccinale nelle città di Loreto (18 positivi e 38 in quarantena) dalle 15 alle 19 nella tensostruttura di Villa Musone, in via Rampolla, e di Camerano (12 in isolamento e tre positivi) dalle 9 alle 13 nell’area esterna al palasport.

Il caso del bambino autistico lasciato a piedi

Grana per il Comune di Osimo, che finirà in Consiglio comunale tramite mozione del gruppo consiliare delle Liste civiche, il caso di un bambino autistico di 11 anni lasciato a piedi dal bus sabato scorso (25 settembre) per tornare a casa. Un disguido. «Ho parlato con la mamma del bambino e garantiremo questo servizio anche se non obbligatorio, cioè il ritorno a casa da scuola – ha detto il primo cittadino Simone Pugnaloni -. Sono contento poi che il servizio di refezione scolastica sia partito dopo la settimana di ritardo per la carenza di organico necessario a garantire in sicurezza il servizio di refezione. Era stato posticipato su richiesta dei tre istituti comprensivi, Bruno da Osimo, Caio Giulio Cesare e Fratelli Trillini».

Dalla Osimo Servizi, partecipata del Comune, dicono: «Il cda si scusa per quanto accaduto e per l’incomprensione che si è venuta a creare nei confronti della famiglia del ragazzo. Non appena dall’ufficio Servizi sociali del Comune di Osimo è pervenuta la richiesta di trasporto scuolabus per la famiglia interessata, ci siamo subito adoperati per poter far fronte all’esigenza, malgrado il servizio non fosse dovuto, visto che il trasporto doveva essere effettuato da Passatempo, zona di residenza del ragazzo, alla scuola media “Leopardi”, plesso non di riferimento per la zona di residenza della famiglia». La società Osimo Servizi trasporta ogni giorni più di 550 ragazzi nelle scuole del territorio. «Nella persona del coordinatore, la Osimo Servizi si è subito attivata andando comunque a predisporre il servizio nei giorni dal lunedì al venerdì e di sola andata il sabato, così da soddisfare, per quanto possibile, la richiesta della famiglia in questione, malgrado il regolamento comunale per il servizio di trasporto scolastico all’articolo 3 comma 8, approvato con delibera di Consiglio comunale 104 del 21 novembre 2007, precisa che deve essere garantito in ogni caso solo per il plesso più vicino all’abitazione del richiedente. Il servizio di trasporto svolto dalla società Osimo Servizi spa non si riduce comunque alla mera applicazione del regolamento comunale ma è configurato sempre per dare più di un’alternativa di trasporto in vari plessi risultanti più vicini all’abitazione stessa del richiedente».

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