Osimo

Valmusone, forze dell’ordine nelle scuole per educare alla legalità

Gli incontri in classe con Carabinieri e Polizia si sono tenuti per sensibilizzare i giovani sulle tematiche legate alla legalità, anche rispetto ai recenti fatti di degrado e bullismo a opera di giovanissimi

Il maggiore Luigi Ciccarelli (a sinistra) all'alberghiero di Loreto
Il maggiore Luigi Ciccarelli (a sinistra) all'alberghiero di Loreto

LORETO e OSIMO – Si sono tenuti in queste ore due eventi molto attesi nelle scuole della Valmusone per sensibilizzare i giovani sulle tematiche legate alla legalità anche rispetto ai recenti fatti di degrado e bullismo a opera di giovanissimi. Il primo è stato organizzato all’alberghiero “Einstein-Nebbia” di Loreto in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri sulla tematica delle sostanze stupefacenti. I relatori hanno presentato alle classi terze una panoramica delle varie sostanze stupefacenti, illustrando le condotte illecite previste dal dpr 309 del 1990. «Ringraziamo il maggiore Luigi Ciccarelli della compagnia di Osimo, il luogotenente Mario Mandolesi e l’appuntato Sofia Citroni per aver voluto intraprendere con noi questo percorso, volto a rafforzare la collaborazione tra l’istituzione scolastica e l’arma dei Carabinieri, così da gettare un ponte tra il mondo dei giovani e quello delle istituzioni», dice il dirigente scolastico Francesco Lucantoni.

La dottoressa Agnese Marinelli all’istituto “Meucci”

La Polizia al “Meucci”

L’istituto superiore “Laeng-Meucci” di Osimo invece ha ospitato il progetto “PretenDiamo legalità”, avviato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e finalizzato al rispetto delle regole e all’educazione alla legalità. Tutte le classi prime della sede Meucci hanno incontrato la dottoressa Agnese Marinelli, commissario della Polizia di Stato di Osimo, che ha affrontato il tema “Bullismo e cyberbullismo: conoscere per difendersi”. «Una riflessione sui comportamenti trasgressivi o illeciti giovanili, sull’uso consapevole dei mezzi di comunicazione virtuale e sui rischi connessi alla navigazione in internet, per essere protagonisti della realtà che viviamo, da cittadini attivi e responsabili – ha detto il preside Angelo Frisoli -. Educhiamo alla legalità, perché il rispetto degli altri e delle regole sono alla base della convivenza civile. Educhiamo alla legalità, perché solo educando si può prevenire».

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