Osimo

Un tuffo nel passato con l’associazione “Tracce di Ottocento”

Per qualche sera all'anno, Castelfidardo torna indietro di più di un secolo per rivivere insieme le atmosfere dell'Unità d'Italia. Tutto grazie a un gruppo di amici che è appena diventato associazione

I briganti

CASTELFIDARDO – I costumi, i mestieri, i sapori e il fermento degli anni post risorgimentali mescolati alla passione e alla forza aggregante di oggi. Castelfidardo compie un balzo all’indietro nel tempo immergendosi nell’ultimo quarto di secolo dell’Ottocento da ormai due anni grazie a un gruppo, prima di tutto di amici, che riesce a stupire migliaia di persone.

Il palio dell’acqua

Tracce di Ottocento” proprio lo scorso 31 marzo è diventata ufficialmente associazione. «Dopo un periodo di rodaggio ben riuscito sono stati registrati ufficialmente atto costitutivo e statuto – raccontano da “Tracce” -. Siamo nati nel 2015 con l’idea di recuperare le identità e le memorie collettive di Castelfidardo e rivalutare l’ambiente urbano attraverso un percorso storico e culturale condiviso apprestandoci a organizzare una rievocazione storica estiva che coinvolge tutta la città». Le cariche sociali sono state votate dall’unanimità dei presenti: presidente è Carlo Zenobi, vice presidente Marco Pigini, tesoriere Daniele Roncaglia, revisori dei conti Monica Zitti, Michele Carancini e Ivana Camilletti e segretaria Roberta Tombolini.

Ad aprire la manifestazione il “palio dell’acqua”, che ricorda i tempi in cui non era ancora stato costruito l’acquedotto e per portare il bene più prezioso nelle case era necessario armarsi di forza, recipienti e tanta pazienza. La competizione mette a confronto le squadre rappresentanti gli otto quartieri, Cerretano, Acquaviva, Crocette, Figuretta, Terzieri, Fornaci, Sant’Agostino e San Rocchetto, che devono cercare di conquistare più acqua possibile tra prove di abilità e staffette nella zona di via Battisti antistante il mercato coperto. La contrada vincitrice ha l’onore di partire in testa al corteo con oltre 500 figuranti che di sera si muove da piazza Garibaldi verso il centro storico.

Non mancano i personaggi dell’epoca: il sindaco Roberto Ascani, l’anno scorso per la prima volta dopo il suo “predecessore” Mirco Soprani, è il cavalier Francalancia che nel 1886 inaugurò l’acquedotto. Poi cena con prodotti tipici dell’epoca nelle sette cantine, opere liriche negli scorci del paese a cura degli artisti di “Villa incanto” e della civica scuola di musica “Soprani”, un ufficio postale ottocentesco fedelmente ricostruito dal circolo filatelico numismatico Matassoli, balli e canti, artigiani della fisarmonica lungo le vie del centro per un percorso tematico con lavorazione dello strumento, mostre di oggetti d’epoca e apertura delle grotte di Sant’Anna.

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