Osimo

Truffe agli anziani, fermati due pluripregiudicati

Si fingevano carabinieri o avvocati. Vittime anche nella provincia jesina e in quella pesarese. Il lavoro investigativo è stato svolto dal Nucleo Operativo della Compagnia osimana

Osimo – Continua il lavoro investigativo del Nucleo Operativo della Compagnia osimana riguardante le truffe di sedicenti carabinieri e/o avvocati ai danni di persone anziane nella Val Musone e nella Vallesina (tra Osimo e Jesi), approfittando della loro solitudine e degli affetti familiari.

Nella giornata di domenica mattina, 14 maggio, a seguito di un ulteriore filone della complessa indagine denominata “True Justice”, per le truffe consumate e tentate nel 2016 nella provincia di Ancona, si provvedeva a deferire in Stato di Libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per il reato di: “Truffa aggravata, continuata in concorso con altri complici in via d’identificazione – artt. 81, 110 e 640 del C.P.”, il già noto arrestato V.G., nato a Napoli, Classe 1983, residente a Casoria (Na), celibe, nullafacente, pluripregiudicato, in atto sottoposto agli arresti domiciliari. A carico del predetto emergevano inconfutabili elementi di colpevolezza in ordine alla truffa e furto ai danni di una 72enne non vedente residente a Jesi, di cui aveva approfittato dello stato di salute e della cecità della donna, presentandosi telefonicamente prima come Maresciallo dei carabinieri di Ancona e poi presentandosi a casa come avvocato di Jesi, per farsi consegnare la somma di mille euro come corrispettivo per la mediazione a seguito di un sinistro stradale inesistente subito dal nipote 18enne.

Nella circostanza, i militari operanti del Nucleo Operativo della Compagnia osimana, hanno richiesto al Dott. R. Lioniello della Procura di Ancona, titolare dell’indagine, l’aggravamento della misura retrittiva del truffatore napoletano.

Inoltre, gli stessi militari, guidati dal Luogotenente Luciano Almiento, nel corso del medesimo filone e proseguendo le indagini e le tracce dei truffatori specializzati, deferivano in Stato di Llibertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro per il reato di: “Truffa aggravata continuata in concorso con altri complici in via d’identificazione – artt. 61 nr. 5 e 7, 81, 110 e 640 del C.P.”, altro pericoloso pluripregiudicato napoletano, risultato completamente sconosciuto, individuato e identificato per M.P., nato e residente a Napoli, Classe 1975, celibe, nullafacente, pluripregiudicato.

Costui, il 10 febbraio scorso si rendeva responsabile di due episodi commessi con lo stesso modus operandi: dopo la telefonata alle vittime con la qualifica di Carabiniere e/o avvocato si faceva consegnare denaro e preziosi del valore complessivo di 10mila euro circa, per risolvere incidenti stradali a loro familiari, in realtà mai avvenuti. Così sono state truffate due pensionate nella provincia di Pesaro Urbino.

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