Osimo

“La vendita del cuore” per Dino e Marina

L'hanno chiamata così la riapertura straordinaria del negozio "La bomboniera di Marina" i commercianti del centro di Osimo. Il fratello e la cognata delle vittime della tragedia di Rigopiano, plaudono all'iniziativa

Il negozio di Marina dopo la tragedia

OSIMO – «Corso Mazzini tornerà a splendere grazie a questa iniziativa. Sappiamo che non sarà per sempre così ma per adesso ringraziamo di cuore i commercianti di Osimo e chi l’ha concesso. Osimo sta portando avanti proprio una bella iniziativa. La vita di tutti noi è cambiata ma il sogno di Marina vive e vivrà grazie alle persone che le hanno voluto bene».
Giuseppe Serraiocco è il fratello di Marina, vittima con il marito Dino Di Michelangelo nella tragedia di Rigopiano il 18 gennaio scorso. Tutta la famiglia vive a Chieti, dove erano originari i coniugi e da lontano seguono le iniziative che il comune di Osimo, città che aveva adottato i due, sta portando avanti per rendere loro omaggio. Poche ore fa il giudice ha concesso la riapertura straordinaria del negozio di Marina al centro di Osimo.

Dopo averle addobbato la vetrina l’iniziativa del Comune “Balconi fioriti”, il concorso che premia il balcone, la vetrina, la finestra o il vicolo più decorato del centro cittadino, perché di certo lei l’avrebbe fatto, è stato il gruppo Coc, commercianti Osimo centro, a chiedere la riapertura del negozio “La bomboniera di Marina” per una vendita straordinaria degli oggetti che ci sono ancora. I proventi sarebbero andati a Samuel, che ora vive in Abruzzo, con i familiari dei genitori, e così sarà.

Alcuni commercianti hanno scritto alla dottoressa Maria Giovanna Di Rado, tutrice del bambino, per organizzare una vendita speciale in occasione dei quattro venerdì musicali di luglio che partono dopodomani, il 7. Nella comunicazione, hanno annunciato la loro disponibilità a essere presenti a turno e hanno chiesto un supervisore per controllare gli incassi. Il plauso arriva anche dalla moglie Martina Remigio, cognata di Marina, che su Facebook scrive: «Grazie a tutti per questa vendita del cuore». Tantissime persone in Italia intanto hanno contribuito economicamente al sostegno di Samuel donando sul conto aperto dal Comune e chiuso ad aprile quasi 160mila euro. Ancora aperto invece quello della frazione dove vivevano, su cui pure sono arrivate diverse migliaia di euro.

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