Osimo

Testamento biologico, in Consiglio a Castelfidardo l’istituzione del registro

Il consigliere Lorenzo Catraro di “Cittadini attivi per Castelfidardo‐Uniti per Castelfidardo” ha depositato una mozione con la collaborazione della cellula di Ancona dell'associazione "Luca Coscioni"

CASTELFIDARDO – Sarà presto discussa in Consiglio comunale a Castelfidardo l’istituzione di un registro per il testamento biologico, detto anche dichiarazione anticipata di trattamento sanitario dat. Il gruppo consiliare “Cittadini attivi per Castelfidardo‐Uniti per Castelfidardo”, nella persona del consigliere Lorenzo Catraro, con la collaborazione della cellula di Ancona dell’associazione “Luca Coscioni”, ha presentato al civico consesso una mozione.
«Con l’istituzione del registro dei testamenti biologici si darà la possibilità ai cittadini fidardensi di depositare le proprie volontà sul fine vita all’interno dell’istituzione comunale – afferma Catraro -. Chi non si è mai posto il problema, di fronte a situazioni in cui non è più consentito avere alcuna possibilità di autodeterminazione, di cosa fare se toccasse proprio a noi? Il testamento biologico è uno strumento che può significare per molti la possibilità di non vedersi costretti ad accettare decisioni altrui nel momento in cui non si è più in grado di autodeterminarsi, nell’eventualità in cui ci si trovi in uno stato vegetativo permanente e di incoscienza a causa di una malattia o incidente. Esemplare il caso di Eluana Englaro».
«Certo sono rari i casi nei quali una persona rimane in uno stato vegetativo permanente ma anche se questi sono pochi, dobbiamo considerare che ci sono dei diritti come l’autodeterminazione delle persone e il rispetto delle proprie volontà riguardo al proprio corpo che devono essere garantite sempre e comunque e a maggior ragione in questi casi proprio perché la persona si trova nel momento più difficile del suo percorso di vita, più indifesa e debole, essendo in balia di decisioni altrui – continua il segretario della cellula di Ancona Renato Biondini -. Con l’istituzione del registro dei testamenti biologici non vogliamo imporre niente a nessuno ma solo dare la libertà e la possibilità a chi lo desidera di scegliere. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini, le associazioni, i movimenti politici e in particolare agli amministratori della città di Castelfidardo affinché decidano di istituire questo registro delle dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari. Vero è che non c’è ancora una legge nazionale che li regolamenta ma dobbiamo ricordare che la Camera dei Deputati lo scorso 20 aprile ha approvato un disegno di legge sul fine vita e sul testamento biologico che si spera venga approvata anche al Senato prima della fine della legislatura».

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