Osimo

Osimo, la lunga strada verso il bypass: entro la fine dell’estate l’inizio dei lavori

Questa la promessa del sindaco Simone Pugnaloni al consiglio di quartiere di Passatempo-Padiglione, voluto dai residenti esasperati per il traffico che le frazioni devono sopportare

Il bypass di Osimo a Padiglione
Il bypass di Osimo a Padiglione

OSIMO – «Entro la fine dell’estate partiranno i lavori per il tratto di bypass di competenza comunale». L’ha detto il sindaco Simone Pugnaloni l’altra sera (12 febbraio) al consiglio di quartiere di Passatempo-Padiglione, chiesto dal comitato dei residenti esasperati per il surplus di traffico che le frazioni devono sopportare.
Hanno chiesto tempistiche certe per la bretella che interessa la provinciale 3 della Valmusone, di competenza della Provincia e finanziato dalla Regione fin dal 2010 per due milioni e 750mila euro.

Sono in programma due tratti stradali molto attesi dai cittadini che libereranno dal traffico la frazione: uno è di competenza comunale, quello che dal Mac Neil congiunge la nuova rotatoria di via di Jesi oltrepassando il Musone con un nuovo ponte, un altro provinciale e dovrebbe collegare via San Domenico a via di Jesi bypassando l’incrocio sul versante opposto, quello di Campocavallo.

«Entro marzo risponderemo alle integrazioni della Via (Valutazione d’impatto ambientale) richieste e alle osservazioni della Provincia – ha aggiunto -. Poi andremo in consiglio comunale per apporre definitivamente il tracciato sul prg. Allora toccherà alla Provincia stilare il progetto esecutivo e definitivo, entro l’anno, e poi indire la gara per i lavori. L’opera sarà realizzata nel 2021».

I cittadini di Padiglione, il comitato spontaneo per la viabilità e il consiglio di quartiere Passatempo-Padiglione, pur rassicurati, hanno ribadito: «L’opera non è più rinviabile perché, assieme al bypass di via Linguetta con proseguimento fino al ponte sul Musone, è l’unica soluzione per decongestionare il traffico. Tutto il traffico della direttrice Macerata-Ancona e Loreto-Jesi-Interporto è obbligato a transitare dentro la frazione che diventa un “imbuto”: nelle ore di punta della giornata si registrano code lunghe oltre un chilometro. In una rilevazione del traffico del 2007 si accertava, nei pressi dell’incrocio, il transito di 17mila veicoli (nelle 12 ore diurne). Ad oggi il transito è aumentato fino a circa 25mila mezzi (in una giornata), di cui almeno il 15 per cento pesante. Frequenti sono gli incidenti, talvolta anche di notevole gravità. Per l’aspetto salute certi parametri sono oltre il limite di legge».

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