Osimo

Sociale, Osimo istituisce una “strada per i poveri”

Saranno registrati come residenti in via della Speranza, una strada che a Osimo, come in tutti gli altri Comuni, non esiste. Inesistente sullo stradario ha in realtà valore giuridico nel Comune dove la persona in questione è di fatto domiciliata

OSIMO – Saranno registrati come residenti in via della Speranza, una strada che a Osimo, come in tutti gli altri Comuni, non esiste. E’ un indirizzo legale in realtà per senzatetto, ambulanti e girovaghi istituito per legge e a Osimo è appena nata la cosiddetta residenza fittizia destinata a queste categorie non protette o comunque ai margini della società. Quella via inesistente sullo stradario ha in realtà valore giuridico nel Comune dove la persona in questione è di fatto domiciliata.

Osimo ha visto la necessità di istituire la strada considerata l’apertura all’altro in difficoltà soprattutto in momenti di crisi come questi: «L’iscrizione anagrafica nel Comune di domicilio va incontro ai legittimi interessi del cittadino senza fissa dimora dandogli la possibilità di iscriversi all’anagrafe di quel Comune che può essere considerato – recita la delibera di Giunta -, nei continui spostamenti dipendenti dalla natura della sua attività professionale, come quello dove più frequentemente egli fa capo, ha dei parenti o un centro di affari, un rappresentante o addirittura il solo recapito e che per lui sia più facilmente raggiungibile per ottenere le certificazioni anagrafiche».

Sono diverse le attività messe in atto dall’amministrazione per il sociale. Sono stati oltre novemila i pasti serviti dalla mensa del povero a Osimo negli ultimi cinque anni. Resterà attivo l’Emporio solidale della Caritas e il Comune continuerà a donare generi alimentari per il vivere quotidiano e per le politiche abitative con il progetto Abitare solidale dell’Auser e dell’Erap. «Per continuare a stare vicino alle fasce più deboli della popolazione, diventa necessario che il Comune e l’azienda Asso lavorino a stretto contatto coinvolgendo la rete del volontariato per implementare e arricchire l’offerta dei servizi da erogare ai cittadini», conferma il sindaco Simone Pugnaloni.

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